È possibile un’unione perfetta tra arte, cultura e viticoltura? Sembra che l’impegno per rispondere in modo affermativo a questo quesito sia una delle intuizioni migliori della famiglia Moretti Polegato, che a Crocetta del Montello ha voluto creare un luogo in cui questa convivenza è davvero possibile.
In Villa Sandi, infatti, la cultura è a servizio dell’enogastronomia e la viticoltura è a servizio dell’arte senza che nessun settore prevalga pesantemente sull’altro, grazie ad un invidiabile equilibrio che il visitatore può toccare con mano al primo contatto con questa realtà.
Con il recente riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità per il paesaggio delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, uno dei nuovi obiettivi vuole essere quello di alzare l’asticella culturale, affiancando l’arte alla viticoltura: in questo Villa Sandi è stata sicuramente un precursore.
Perché da circa 20 anni le cantine e la seicentesca villa di scuola palladiana accolgono appassionati del mondo del vino che riconoscono una proposta il cui valore aggiunto è proprio la suggestiva fusione tra la storia, l’arte e la cultura di quest’area della Provincia di Treviso.
La proposta di Villa Sandi è un percorso immersivo a 360 gradi: dal chilometro e mezzo di cantine sotterranee, scrigni secolari ignorati da chi percorre ogni giorno in auto la strada davanti alla villa, ai vigneti nella collina del Cartizze dove si trovano alcuni dei vigneti più preziosi d’Italia.
In questo angolo di paradiso la famiglia Moretti Polegato possiede un vigneto di un ettaro e mezzo, denominato “La Rivetta”, nel quale si produce un Valdobbiadene Superiore di Cartizze dalle caratteristiche uniche.
Nelle cantine sotterranee, che si possono visitare in compagnia di personale esperto, sono poste a maturare le bottiglie dello spumante “Metodo Classico Opere Trevigiane”, uno dei cavalli di battaglia dell’azienda, mentre le due barricaie ospitano le botti per la maturazione dei rossi Corpore e Filio.
La famiglia Moretti Polegato, oltre ai vigneti dell’area della Docg Prosecco, si occupa di uve per la produzione del Prosecco Doc, nelle zone più pianeggianti della Provincia di Treviso.
Viticoltura di eccellenza ma anche sostenibilità ambientale, aspetto sempre più richiesto dai visitatori stranieri, caratterizzano l’approccio voluto per le tenute di Villa Sandi nelle zone pianeggianti del Prosecco Doc, nei morbidi Colli Asolani, nei pendii delle colline di Valdobbiadene fino ad arrivare alla zona del Cartizze.
I vigneti di Villa Sandi, inoltre, sono certificati “Biodiversity Friend” perché la biodiversità, la cura del vigneto in termini di sostenibilità, l’utilizzo di energie rinnovabili e il mantenimento di aree boschive vicino ai vigneti continuano a rappresentare una delle principali filosofie dell’azienda.
Circa 20 mila appassionati visitano ogni anno Villa Sandi e partecipano alle degustazioni guidate nelle Botteghe del Vino di Crocetta del Montello e di Valdobbiadene.
Non manca la possibilità di scoprire i prodotti del territorio e i piatti della tradizione nella Locanda Sandi a Valdobbiadene, dove sono presenti anche sei camere all’interno di una casa colonica sapientemente recuperata.
Lo stimolo arrivato dal riconoscimento Unesco, nell’ottica di un turismo di qualità, sta spingendo gli imprenditori del vino dell’Alta Marca Trevigiana a cambiare mentalità perché quello che cercano i visitatori sono soprattutto delle emozioni.
L’intreccio tra enogastronomia, arte e accoglienza in Villa Sandi, infatti, va proprio in questa direzione.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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