È il 1914, la prima Guerra mondiale deve ancora scoppiare e Vittorio Veneto si chiamava solamente Vittorio. Nella cartolina del collezionista suseganese Augusto Gallonetto è immortalata Piazza Salsa. Solo nel 1923, con Regio decreto, la città prese il nome odierno mentre prima era chiamata solamente Vittorio in onore di Re Vittorio Emanuele II.
Un vero e proprio tuffo nel passato, prima del Conflitto mondiale che cambiò per sempre la vita delle persone dell’epoca. Anche i vittoriesi “toccarono con mano” la guerra: proprio a Vittorio Veneto, infatti, il 24 ottobre del 1918 ci fu l’ultimo scontro tra l’impero Austroungarico e l’Italia.
Ma torniamo alla cartolina che rappresenta la piazza ora dedicata a San Michele ma da tutti conosciuta come Piazza Salsa, nome che deriva dalla presenza di acqua salso-bromo-iodico-solforosa rinomata per la sua proprietà curativa.
Nella cartolina è visibile anche la fontana di Salsa, inaugurata nel 1823 e, secondo la tradizione, il luogo dove i primi soldati italiani si dissetarono entrati vittoriosi in città il 30 ottobre 1918.
Un anno prima della realizzazione dello scatto morì il dottor Giovanni Coletti, che proprio in virtù delle proprietà curative dell’acqua della zona decise di aprire uno stabilimento termale. Le terme ebbero un successo solo relativo e chiusero in seguito ai danni della guerra.
Nella cartolina è visibile anche l’insegna di un hotel: come si può capire dalla scritta “d’oro” su quella che sembra essere una lampada posta sopra l’arco d’ingresso, si trattava dell’albergo ristorante “Stella d’oro“.
Al posto dell’albergo sorge il Caffè Alexander, molto conosciuto e frequentato da vittoriesi e turisti anche e non solo per la bontà delle sue granite. Gli alberi, visibili sullo sfondo della cartolina, ancora oggi costeggiano il viale della Vittoria.
Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it)
(Foto: per concessione di Augusto Gallonetto).
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