Dal Ministry of Sound ai set all’Ushuaia di Ibiza e al Printworks fino ai successi mondiali: il Dj e producer vittoriese Marco Lys si racconta

Per anni alcune sue hit hanno spopolato le classifiche per quanto riguarda la musica house nazionale e internazionale e ora è ancora pronto a stupire ancora, qualora ce ne fosse bisogno, stiamo parlando del vittoriese Marco Lys.

Dj e producer, Marco fin da giovane si è ispirato alla musica house di Chicago di fine anni ’80 per i suoi pezzi: “Anche nelle mie recenti produzioni ho cercato di aggiungere del sound “old school” – ammette l’artista – Mi sono sempre piaciuti artisti come Lil Louis, ascolto sempre generi contemporanei cercando di cogliere ciò che di bello e di buono c’è attualmente, tutti componenti fondamentali per creare un pezzo originale ma allo stesso tempo accattivante“.

Originalità e un pizzico di “underground” sono caratteristiche che rientrano nell’abc musicale del vittoriese e che, fin dai primi esordi nei club locali, ha cercato di mantenere, evolvendosi poi risultando sempre più identificabile nel sound.

“Ho iniziato a far musica agli inizi degli anni 90, (nel 1991 il mio primo disco) – afferma Marco Lys – e devo ammettere che primi anni ero un po’ più dispersivo come sound, successivamente, nel corso degli anni, ho capito che è meglio essere identificabile come genere e quindi affinare sempre di più tecnica e suono affinché la mia musica sia riconoscibile”.

Parlando di esperienza, il bagaglio formativo che Marco si porta dietro negli anni è stellare, basti pensare al fatto che ha suonato nelle discoteche, nei club e in eventi famosi a livello globale (come l’Ushuaia, al Printworks, al Ministry of Sound ad esempio o accanto a dj di livello internazionale come AxwellIngrosso, Erick Morillo e Fisher): “Ho collaborato con vari artisti di grande calibro ma sicuramente una di quelle che ricordo con più piacere è quella con Chris Lake dove nel 2009 avevamo spopolato a livello internazionale con il pezzo “La Tromba” e la prima uscita Violins“.

“Era un periodo molto bello, avevamo creato un album e abbiamo avuto modo di viaggiare molto, quell’anno per me fu il vero salto a livello internazionale dove sono entrato in un’agenzia di booking inglese, da lì ho girato nei locali e nei club più famosi al mondo, quelle che ricordo con più piacere sono a Miami in una crociera chiamata Groove Cruise di 4 giorni dove per 24 ore al giorno ci sono 70 dj che suonano, il mio set ad esempio è avvenuto all’alba in un atmosfera incredibile, e come non dimenticare l’esperienza all’Ushuaia quando ero stato chiamato da Axwell e Ingrosso per suonare alla loro festa. Sono ricordi indelebili e che mi porto sempre dietro con piacere” conclude.

Ora per Marco Lys non è finita qui, il producer sta lavorando a diversi progetti senza dimenticare il “leit motiv” principale: la voglia di stupire e di continuare sulla strada dell’originalità.

(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it)
(Video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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