Tra i sentieri di Valdobbiadene è stata trovata una pianta strana e insolita che spicca tra i vigneti: un banano, con foglie larghe che ricordano le foreste tropicali.
La si trova quasi per caso, in una passeggiata che si snoda tra le colline del prosecco nella frazione di San Vito di Valdobbiadene, lungo la “strada del Nespoler”: dopo lunghe file di vigneti che si estendono su entrambi i lati della strada ci si imbatte nel banano che tanto ha stupito gli abitanti della zona e non solo.
I suoi frutti non sono commestibili perchè questo vegetale appartiene sì alla famiglia dei banani, ma la “Musa Basjoo” il suo nome scientifico, produce notoriamente dei frutti e foglie solamente ornamentali, coltivata fin dall’antichità nella cultura giapponese, di solito in vasi e giardini.
Nonostante ciò suscita grande interesse e stupore tra i passanti che intraprendono il percorso: una pianta esotica che raramente si vede a queste latitudini, messa quasi per contrasto lungo i vigneti che la circondano.
Il percorso turistico prosegue percorrendo la Strada del Nespoler e porta alle cosiddette “trincee della Montagnola”, il tutto fa parte della lunga lista dei siti storici della Grande Guerra, della provincia di Treviso, recentemente recuperata dal comune di Valdobbiadene (vedi articolo).
Una foto della cosiddetta “banana giapponese” postata sui social ha suscitato l’interesse di molti utenti, alcuni dei quali hanno subito gridato alle “banane Docg” per la correlazione con la zona Valdobbiadenese delle colline del prosecco entrate più di un anno fa a far parte dei patrimoni dell’Umanità tutelati dall’Unesco.
Un incontro singolare, definibile tropicale, tra gli autoctoni vigneti che da secoli ricoprono queste zone indicate per natura alla coltivazione della vite prosecco.
(Fonte: Francesco Pastro © Qdpnews.it).
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