Pasta frolla, regina dei dolci, croccante e leggera. I “Consigli in cucina” di Michela Consalter insegnano a preparare la base più facile e versatile della pasticceria

Si può dire che tre tipi di paste dominino il campo classico della pasticceria: frolla, sfoglia e da choux. La pasta frolla (strettamente imparentata con la brisée) è sicuramente la più facile da preparare e la più versatile, utilizzata per crostate, timballi, torte e tartellette. 

Come prepararla in pochi pratici passaggi oggi ce lo dimostra Michela Consalter, cuoca esperta di pasticceria. La pasta frolla può essere messa al forno in bianco oppure già con la farcitura scelta. Lo scopo finale della preparazione è quello di ottenere una base croccante e leggera.

Gli ingredienti sono farina, burro freddo da frigorifero, tuorlo d’uovo, vaniglia, zucchero a velo. Per lavorare gli ingredienti è necessario un robot da cucina dotato di lame. Nel contenitore si versa prima la farina che va frullata con il burro freddo e la vaniglia, l’aroma più frequente, che all’occorrenza può essere sostituito con della scorza grattugiata di limone o di arancia, oppure con una spezia come la cannella.

Frullare il tutto fino ad ottenere un impasto dalla consistenza sabbiosa. Nella seconda parte della lavorazione va aggiunto lo zucchero a velo, sempre frullando il composto con il robot da cucina, e su cui va versato a filo il tuorlo d’uovo. Il fine è quello di ottenere una palla di pasta molto elastica, che si può già “tirare” subito con il mattarello, oppure la si può mettere a riposare in frigorifero, avendo l’accortezza di stenderla tra due fogli di pellicola trasparente o carta da forno, in modo da renderla facilmente malleabile per l’utilizzo desiderato.

Riguardo agli ingredienti della pasta frolla, da sottolineare che la farina di frumento di grano tenero sviluppa una quantità inferiore di glutine, proteina che, impastata con un liquido (in questo caso il tuorlo), conferisce alla pasta la necessaria elasticità. Lo zucchero a velo è preferibile a quello semolato, perché permette di ricavare un composto più fine.

(Fonte: Cristiana Sparvoli © Qdpnews.it)
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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