L’unione della polenta e dei fagioli dà vita alla “polenta fasoada”, il piatto della tradizione contadina dimenticato per la troppa semplicità

È la “polenta fasoada” il piatto scelto da Marinella Fagaraz, cuoca ed esperta di ricette antiche, per questa domenica dall’aspetto più autunnale che primaverile.

“Un tempo mia nonna mi preparava sempre questo piatto – spiega Marinella – perché gli ingredienti sempre presenti nelle famiglie di una volta erano la polenta, le cipolle e i fagioli”.

Proprio questi tre ingredienti danno vita a un piatto dalla realizzazione abbastanza semplice ma che richiede del tempo: “Per preparare i fagioli – continua la cuoca – non è necessario metterli in ammollo la sera prima, ma basterà cuocerli per circa cinque ore. In questo modo risulteranno essere comunque morbidi ma ben più saporiti”.

Per la preparazione sarà necessario aggiungere alla cottura dei fagioli della cipolla bianca soffritta in abbondante olio extravergine d’oliva e, quando mancherà all’incirca mezzora dalla cottura dei legumi, aggiungere la farina da polenta e cucinare il tutto come se si trattasse della realizzazione della polenta tradizionale.

“Per preparare questo piatto – continua Marinella – è consigliato utilizzare del mais marano, un vero e proprio orgoglio di noi Veneti, ma che purtroppo si sta utilizzando sempre meno”.

L’utilizzo di questo mais, prodotto da una pannocchia di piccole dimensioni e dal colore tendente all’arancione, dà alla polenta un sapore unico che ben si sposa con quello dei fagioli e della cipolla.

“Ho scelto di preparare questo piatto – continua la Fagaraz – perché, oltre a ricordarmi la mia infanzia, spero che ritorni ad essere apprezzato. I fagioli e la polenta sono infatti delle icone della nostra cucina”.

La “polenta fasoada” permette diversi tipi di accompagnamento con altri alimenti in base alla stagione e al gusto di chi lo prepara: musetto, renga o salame, infatti, rendono questo piatto adatto ad essere servito come antipasto o come secondo.

“Molto spesso – conclude Marinella – questi piatti vengono snobbati perché considerati poveri o troppo semplici, ma bisogna ricordare che sono proprio queste ricette che hanno reso unica e imitata in tutto il mondo la dieta veneta”.

(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it© riproduzione riservata).
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