Dolcezza del Grappa, il Morlacco sposa il cioccolato bianco nella cucina di Martina Merlo, allieva di Leonardo Di Carlo

Come trasformare un formaggio tipico veneto magro a pasta molle, di media intensità aromatica, in un delizioso dolce cremoso, mescolando Morlacco del Grappa, cioccolato bianco, panna fresca e gelatina.

Martina Merlo (nella foto), talentuosa cuoca e pasticciera (il suo mentore è Leonardo Di Carlo, il maestro del “Pastry Concept” di Conegliano) propone un modo inconsueto di gustare il formaggio dal cuore antico, che matura nelle malghe del Monte Grappa, prodotto con latte vaccino dopo una breve stagionatura, di almeno 20 giorni.

Il Morlacco ha origine nelle province di Vicenza, Treviso e Belluno, territorio del Monte Grappa. E’ un Presidio Slow Food, a tutela dei 18 malgari che producono solo stagionalmente in montagna, tra i 1200 e i 1500 metri d’altitudine. Il latte con cui veniva lavorato, in passato, era quello delle vacche Burline, unica razza bovina autoctona del Veneto, a rischio di estinzione e oggi allevata in poche stalle del Grappa grazie alla riscoperta del Morlacco operata dall’A.Pro.La.V. (Associazione Produttori Latte del Veneto).

La strada intrapresa da Martina è quella di valorizzare i piccoli “gioielli” del gusto, per portarli alla conoscenza di un pubblico vasto.

Originaria di San Vito di Altivole, mamma di due bambini, orgogliosamente proveniente da una famiglia di contadini (anche lei coltiva frumento, in un piccolo campo di proprietà), la cuoca free lance si muove in tutta la Pedemontana trevigiana e nell’Alta Marca, alla ricerca di produzioni agroalimentari di qualità, che poi racconta nelle sue preparazioni proposte nella pagina Facebook “La cucina di Martina”.

“Sto capendo quanto sia importante il valore delle materie prime semplici – racconta – Anche nei miei corsi sulla piramide alimentare, che organizzo insieme con la dietista Francesca Decet, spiego l’importanza nel cercare di variare gli ingredienti”.

dolce
Alla prima edizione dello Strudel Cup di Folgaria (Trento), nell’aprile 2019, Martina Merlo si è piazzata al terzo posto con una ricetta “Vortice di salute”, che non includeva burro, ma l’olio extra vergine d’oliva dell’Asolano (Casa Bernardi). E sempre con un olio Evo delle colline trevigiane ha creato una specialità con il fagiolo gialèt e il mais Biancoperla, presidi Slow Food, per celebrare Cavaso del Tomba incoronata “città dell’olio”.

“Ho avviato una collaborazione con Slow Food in questa occasione, per dare risalto all’olio d’oliva del nostro territorio – precisa Martina -. Inoltre, l’A.Pro.La.V. mi ha invitato all’edizione di Caseus Veneti 2020, dove ho presentato ricette a base di formaggi, denominazioni tipiche degli altopiani veneti”.

Per il pubblico di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta, dall’estro di Martina sono usciti la Dolcezza del Grappa, quella con il Morlacco appunto (già presentata, in agosto, alla Festa dei formaggi in località Campocroce di Borso del Grappa), il Tramonto Rosso con la Casatella Trevigiana Dop, lo Scrigno Saporito con l’Angelico di Montagna e il Fiore d’Autunno con il formaggio Imbriago.

Nei giorni scorsi ha dato il via a una collaborazione con Il Consorzio Casatella Trevigiana Dop, per la realizzazione di alcuni video, e intanto continua a progettare i corsi di cucina dedicati ad adulti e bambini, che nelle prime edizioni a Maser hanno riscosso molto successo.

“Ci stiamo preparando per quando sarà possibile fare le lezioni in presenza, è una cosa in cui credo tanto – conclude Martina Merlo -. Collaboro con chi ha bisogno di un appoggio per avere nuove idee in cucina e nuovi abbinamenti. Mi piace mischiare i sapori, avendo sempre cura di non rovinare la materia prima“.

(Fonte: Cristiana Sparvoli © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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