“Nulla è impossibile nella vita”: la campionessa paralimpica Margherita Borsoi protagonista a “Sport & Cinema” a San Pietro di Feletto

“Nulla è impossibile nella vita”: è il messaggio che ha lanciato con la propria esperienza Margherita Borsoi, campionessa paralimpica di taekwondo, protagonista nel corso della serata “Sport & Cinema” tenutasi ieri, domenica 27 giugno, a Rua di Feletto.

L’evento, giunto alla sua seconda edizione, è stato organizzato dalla Pro loco di San Pietro di Feletto, in collaborazione con l’amministrazione comunale: nel piazzale del municipio, il pubblico ha potuto prima ascoltare la storia della campionessa italiana e, successivamente, guardare il film “Non ci resta che vincere” del regista Javier Fesser.

Margherita Borsoi, da alcuni mesi trasferitasi da Falzè di Piave a San Pietro di Feletto, è nata senza l’avambraccio e la mano sinistra ma, nonostante ciò, ha saputo emergere nella pratica sportiva, divenendo un esempio di positività e di tenacia.

“Una ragazza molto determinata, sempre piena di soluzioni e mai di scuse”, l’ha descritta la sua istruttrice Federica Zanardo, mentre il maestro Santi Soraci ha sottolineato come il taekwondo abbia negli anni preso sempre più piede tra le discipline sportive. 

Oltre a loro, era presente all’evento anche il consigliere regionale Sonia Brescacin.

Giovedì Margherita soffierà 15 candeline e, a pochi giorni dal compleanno, ha rivelato quello che è il suo desiderio più grande: partecipare alla Olimpiadi di Parigi 2024.

“Quello è al momento il mio obiettivo sportivo principale e, per questo, mi sto allenando tre volte a settimana – ha raccontato – Ho iniziato a fare sport fin da quando avevo 6 anni, assieme a mio fratello Matteo: inizialmente non praticavo il taekwondo, ma le arti marziali, poi i miei genitori hanno trovato una palestra dove potevamo provare questa disciplina. Lo sport mi ha aperto tante possibilità”.

“Le gare sono sicuramente tra i miei ricordi più belli, anche se la prima competizione è stata faticosa – ha proseguito – Poi c’è il momento in cui il presidente Sergio Mattarella mi ha conferito il titolo di Alfiere della Repubblica, per meriti sportivi e sociali“.

“Ai miei coetanei vorrei dire che nulla è impossibile e di insistere nei propri obiettivi: io, ad esempio, suono addirittura il pianoforte – ha aggiunto – Per quanto mi riguarda, finora ho sempre lavorato per farmi conoscere come Margherita e non semplicemente come la ragazzina senza un braccio”.

Margherita Borsoi fa parte dell’Associazione art4sport, realtà fondata dai genitori di Bebe Vio, con l’obiettivo di promuovere lo sport come terapia per il recupero fisico e psicologico di bimbi e ragazzi portatori di protesi all’arto.

“Grazie all’associazione ho un aiuto per quanto riguarda la protesi sportiva, mentre lo Stato mi aiuta per quella che indosso tutti i giorni che, altrimenti alla mia famiglia verrebbe a costare circa 15 mila euro”, ha specificato l’atleta.

Nel corso della serata Margherita Borsoi è stata premiata da un’altra campionessa italiana, Gloria Cadorin, atleta della specialità del tiro a segno, residente a Caneva, nel pordenonese, ma da sempre vicina al territorio del felettano.

“Ci piaceva l’idea di valorizzare l’universo femminile e che una campionessa ne premiasse un’altra. – ha specificato Arcangelo Marcon, presidente della Pro loco di San Pietro di Feletto – L’intento della serata è quello di sensibilizzare il pubblico, anche tramite la visione di un film, sulle problematiche che si annidano nella società e che, talvolta, possono essere superate tramite la pratica sportiva”.

“Non ci resta che vincere” narra infatti la vicenda di un allenatore di pallacanestro professionista il quale, giunto a un bivio della propria vita, dovrà formare una squadra composta da persone con disabilità: una sfida personale che diverrà per lui un’autentica lezione di vita.

“L’anno scorso il rugby è stato protagonista della prima edizione di ‘Sport & Cinema’, quest’anno abbiamo avuto l’onore di avere tra noi la grande Margherita come testimonial”, ha concluso Marcon.

E che lo sport possa essere di aiuto specialmente in questo periodo segnato da tante difficoltà e fragilità emotive, ne è convinta anche il sindaco di San Pietro di Feletto Maria Assunta Rizzo, la quale ha annunciato come l’area sportiva di Bagnolo subirà presto degli interventi.

“Ci siamo accorti come i giovani, specialmente in questi mesi, si siano allontanati dallo sport e, di conseguenza, ci siamo attivati affinché ciò non avvenga in misura sempre maggiore – ha dichiarato il primo cittadino – Lo sport può essere un valido aiuto e, da parte nostra, continueranno le iniziative per promuovere questo messaggio“.

(Fonte:Arianna Ceschin© Qdpnews.it)
(Video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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