“A Carnevale ogni fritto vale”: Marinella Fagaraz prepara le castagnole, dolce tipico di questo periodo

“A Carnevale ogni fritto vale”: si possono riassumere così le moltissime ricette di dolci tipici di questo periodo dell’anno.

Crostoli, frittelle e chiacchere sono quelli più comuni, ma un tempo vista la semplicità della preparazione e i pochi ingredienti necessari, nonne e mamme preparavano le castagnole, a detta di molti il dolce tipico veneto per celebrare questa ricorrenza.

Tradizionalmente il Carnevale iniziava il 17 gennaio giorno in cui la chiesa celebrava Sant’Antonio abate mentre le famiglie contadine festeggiavano il “porzhel de Sant’Antoni” uccidendo il maiale che dava nutrimento per tutto l’anno (vedi l’articolo).

In questa giornata venivano bruciati gli alberi usati per il Natale e questo rituale purificativo per celebrare la lotta del Santo contro il demonio veniva festeggiato mangiando le castagnole.

Questo dolce, il cui nome deriva dalla somiglianza della forma con quella delle castagne, è tipico di tutte quelle Regioni dove si festeggia il carnevale Antoniano, ovvero Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Campania.

La ricetta delle castagnole è sicuramente antica. Nell’Archivio di Stato di Viterbo è stato ritrovato un volume del Settecento in cui sono descritte quattro ricette di castagnole, di cui una prevede la cottura al forno che quindi non è stata adottata recentemente nell’intento di rendere il dolce più leggero, come spesso si crede.

La ricetta classica prevede che nella preparazione di questo dolce vengano utilizzati 400 grammi di farina 00, 100 grammi di fecola, 100 grammi di burro e la stessa quantità di burro e zucchero, tre uova, bicarbonato, grappa e zucchero a velo.

La preparazione risulta essere molto semplice e veloce: basta mettere tutti gli ingredienti in una ciottola e amalgamarli fino a creare un composto omogeneo ed elastico.

Una volta pronto, aiutandosi con due cucchiai bisognerà creare delle palline e friggerle in olio di semi.

Una volta pronta la ricetta tradizionale prevede di servirle semplicemente con lo zucchero a velo, ma le castagnole possono anche essere riempite con crema, mele o marmellata.

Con il passare degli anni questo dolce si è diffuso in ogni Regione d’ Italia durante il Carnevale, assumendo nomi diversi, ma quello che rimane costante nell’immaginario delle persone è che non si può festeggiare il Carnevale senza aver mangiato una castagnola.

(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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