Pieve di Soligo, due cardinali in Duomo per celebrare il Beato Toniolo a cent’anni dalla morte

Era il 7 ottobre del 1918 e la Grande Guerra era all’epilogo finale.
In quel lontano giorno moriva Giuseppe Toniolo. Tanta acqua da allora è passata sotto i ponti e con il tempo la figura del professore è stata sempre più apprezzata e presa a modello, tanto che nel 2012 è stato beatificato a Roma nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura.

In una società che spesso brancola nel buio alla ricerca di modelli da seguire, Giuseppe Toniolo si candida ad essere preso come riferimento soprattutto dai cattolici che intendono impegnarsi attivamente nella società.

Oggi, domenica 7 ottobre, a 100 anni dalla sua morte, durante la solenne messa celebrata nel Duomo di Pieve di Soligo, alla presenza del cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo metropolita di Perugia e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, del cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il Clero, e del vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo, è emersa con forza l’attualità della figura del Toniolo, che ha trovato la sua via alla santità nella vita familiare e nell’insegnamento.

Il rito religioso si è concluso con la processione alla tomba del Toniolo e con la recita della preghiera per la canonizzazione del beato trevigiano. Durante l’omelia il cardinale Bassetti ha ripercorso la vita del Beato. Professore di economia politica, fu uno dei maggiori ideologhi della politica dei cattolici italiani, da lui sempre spronati ad inserirsi nella vita pubblica.

Nato a Treviso il 7 marzo 1845, si è laureato in diritto all’Università di Padova. Sempre nella città patavina cominciò la sua carriera universitaria come assistente prima e come libero docente in economia politica dal 1873.

Fu a Pisa che divenne ordinario. Nel 1878 sposò la pievigina Maria Schiratti, dalla quale ebbe ben sette figli. Alla fine dell’Ottocento fu tra i fondatori della Federazione Universitaria Cattolica Italiana.

Cominciò anche ad interessarsi all’Opera dei Congressi tanto che, dopo lo scioglimento della stessa, Pio X gli affidò la nascita del nuovo Organismo Unitario. Il professore fu anche presidente dell’Unione Popolare.

Molto stimato da Leone XIII, Toniolo diventò apostolo della Rerum Novarum, leader dei cattolici sociali italiani e certamente uno dei più grandi testimoni sociale del suo tempo. Proprio a Pieve di Soligo è nato l’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie di Santi”.

Marco Zabotti, direttore scientifico dell’ente, sta portando avanti un progetto che vuole coniugare la dottrina sociale cristiana con la cultura, con l’arte, con la spiritualità e con il turismo religioso.

Anche questo è un bel modo per ricordare la figura e l’opera del grande sociologo ed economista cattolico Giuseppe Toniolo.

(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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