Le indicazioni del Galateo per essere gentili al bar: siamo tutti dei clienti rispettosi?

Tutti crediamo di avere un comportamento rispettoso quando entriamo in un bar, ma è davvero così? Giuliana Meneghetti, esperta di Galateo, sfata alcune abitudini che riteniamo corrette e svela altri consigli preziosi sul miglior modo di comportarci in queste situazioni.

Prima di tutto, siamo certi di comportarci educatamente e di dare la stessa attenzione a chi si trova dietro al bancone come a chi ha una carica diversa, come ad esempio un avvocato?

“Si fa presto a notare che spesso si entra in un bar parlando a voce alta, senza salutare, in modo scomposto, mentre quando entriamo in uno studio legale salutiamo, diamo del Lei e ci comportiamo molto educatamente” segnala Meneghetti.

Questo perché, spesso inconsapevolmente, abbiamo un comportamento classista a seconda della professionalità delle persone, “Mentre è fondamentale ribadire che chiunque stia mettendo a disposizione il proprio lavoro merita rispetto”.

Se poi ci lamentiamo che nel suo servizio il cameriere non ha incluso un sorriso, beh ci sbagliamo: “Il sorriso non è dovuto, soprattutto se manifestiamo un atteggiamento poco cortese, e poi, al notaio chiederemmo forse di sorridere mentre ci porge dei documenti?” fa notare Giuliana.

Ricapitolando, quando si entra in un locale è buona educazione salutare con un sorriso anche i presenti ed evitare di urtarli con borse o zaini mentre ci si dirige al bancone. Anche al personale al bancone ci si rivolgerà con educazione salutando e chiedendo poi la consumazione desiderata: “Se noi siamo gentili, sicuramente il barista sarà felice di accontentarci”. 

Quanto spesso accade poi che i clienti rimangano al bancone o all’entrata del bar creando “ingorghi”? Il Galateo ci ricorda che la pausa caffè è un piacere per tutti, quindi è buona cosa fare in modo che anche per gli altri risulti un momento piacevole prendendo la nostra tazzina con il piattino e spostandoci da davanti il bancone.

E per il bagno? La chiave sono sempre le buone maniere: prima si consuma l’ordine, poi si chiede l’accesso ai servizi, senza agitazione.

Il momento però più confusionario è il momento della cassa: nessun teatrino con i nostri ospiti, cosa che crea generalmente imbarazzo a loro e a coloro che ci stanno servendo, la regola è “Chi invita, paga”: sarà poi cura dell’invitato ricambiare il prima possibile. 

(Fonte: Alice Zaccaron © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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