Le buone maniere a cena e le sette regole del Galateo per il vero protagonista della tavola: il tovagliolo

Osservando una tavola bene apparecchiata viene voglia a tutti di accomodarsi, soprattutto se ogni cosa si trova al posto giusto: l’esperta di Galateo Giuliana Meneghetti ci porta a pranzo con le buone maniere, mostrandoci tutti i segreti per una tavola perfetta.

Più la tovaglia e l’evento sono importanti, più il tovagliolo dovrà essere perfettamente abbinato” inizia, ricordando la grande importanza di quest’ultimo, spesso sottovalutato. Se la tovaglia sarà invece colorata o in fantasia, maggiore libertà verrà data alla scelta del tovagliolo, che dovrà però rimanere sempre intonato.

“Ricordiamo poi, che va sempre a sinistra del piatto e a lato delle posate, non sopra” dice Meneghetti, svelando la prima delle sette regole del tovagliolo. In più, la linea della piega dev’essere semplice, perché meno si maneggia il tovagliolo, meglio è.

La seconda regola che in molti riconosceranno, prevede di appoggiare il tovagliolo aperto sopra le ginocchia prima di iniziare il pasto e di lasciarlo lì fino alla fine.

Il terzo punto vuole che con il tovagliolo non si puliscano posate o bicchieri: servirà solo a pulirsi la bocca, che come dice la quarta regola, è buona abitudine fare sia prima che dopo aver bevuto, tenendolo con la mano sinistra.

Il Galateo continua con le buone maniere e Giuliana Meneghetti spiega la quinta regola: “Per pulirsi la bocca è bene utilizzare la parte interna del tovagliolo, poi lo si piega e si ripone con cura”. Il motivo è molto semplice: in questo modo i residui eventuali di cibo rimarranno all’interno del tovagliolo senza perciò essere visibili o sporcare la tovaglia o i nostri vestiti.

La sesta regola è dedicata alle signore: il Galateo indica come poco elegante lasciare una macchia di rossetto sul tovagliolo o sul bordo del bicchiere. È quindi una forma di gentilezza, togliersi il rossetto con un fazzolettino prima di iniziare il pasto.

L’ultima accortezza per rispettare le sette regole del tovagliolo è abolire la carta: il tovagliolo dovrà essere rigorosamente di stoffa.

Ma come si darà il via alla cena? Si può dire “buon appetito”? 

“Dimentichiamoci questa formula – stupisce Meneghetti – il vero protagonista è ancora il nostro tovagliolo, che verrà aperto e messo delicatamente sulle ginocchia dalla padrona di casa: sarà questo il vero segnale dato ai nostri ospiti per iniziare il pasto”.

Un’ultima curiosità chiude l’appuntamento con le buone maniere: cosa fare del tovagliolo che abbiamo sulle ginocchia se dobbiamo alzarci temporaneamente da tavola?

Il manuale di Galateo risponde anche a questo e indica di non lasciarlo sul tavolo dove l’abbiamo trovato: non è più pulito e ben piegato. È invece consigliabile riporlo sul bracciolo della sedia o sulla seduta, mentre finita la cena sarà posto sulla tavola senza ripiegarlo.

(Fonte: Alice Zaccaron © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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