La presenza romana a Montebelluna nei reperti conservati al Museo Civico e ritrovati a Posmon e Santa Maria in Colle

L’epoca romana nel Museo Civico di Montebelluna. Dopo avervi mostrato nel precedente videoservizio i reperti risalenti all’epoca preistorica paleoveneta conservati nel Museo Civico, sempre accompagnati dalla direttrice del museo, Monica Celi, facendo un grande salto temporale entriamo nella storia e nella testimonianza della presenza romana a Montebelluna. Una testimonianza che ci viene riportata attraverso il ritrovamento di numerosi reperti nei siti archeologici di Posmon, via Cimamandria e Santa Maria in Colle.

“Un passo avanti nella storia. Nel museo – spiega la direttrice Monica Celi – abbiamo l’unico reperto statuario di epoca romana del nostro territorio. Si tratta di una Diana, un’Artemide. E’ molto interessante per la qualità sia della lavorazione che del marmo utilizzato. La testa della Diana è un’aggiunta successiva. Bella la lavorazione del drappeggio, molto morbido“.

“Siamo intorno al I secolo Dopo Cristo ed è stata trovata vicino al Montello. Altro reperto estremamente interessante è un toro in bronzo che pare facesse parte dell’arredo interno di una casa ed è curiosa la somiglianza con la divinità egizia Api, anch’esso realizzato in modo molto raffinato. I luoghi più importante dei ritrovamenti di epoca romana – sottolinea Monica Celi – sono Posmon e Santa Maria in Colle”.

Oggetti straordinari e molto belli sono le lavorazioni dei vetri, vasi e ciotole, sempre del I secolo Dopo Cristo. Un’altra vera e propria chicca è un vetro molto particolare, piccolo ma speciale – prosegue -. Un balsamario trovato in via Cimamandria, località Posmon, lavorato con foglia d’oro all’interno, completamente integro. Interessante anche un corredo ritrovato in una tomba molto grande, denominata 174, che ci ha restituito corredi di sepolture plurime. Siamo sempre sul sito archeologico di via Cimamandria ed è la testimonianza della ricchezza di reperti che ha lasciato la presenza romana in questa città”.

Montebelluna è stato uno centri preromani più importanti del Veneto e ha continuato a essere abitata durante la romanizzazione della Regione, tra il II e I secolo Avanti Cristo fino al II secolo Dopo Cristo. Tanto che anche il toponimo della città, Montebelluna, molti lo fanno risalire al Monte (Mercato Vecchio) e al culto della dea romana Bellona, incarnante la guerra tanto da essere spesso associata a Marte.

“I romani sono arrivati in questo territorio e con i veneti antichi hanno intessuto una relazione che non è stata conflittuale, anzi – racconta Monica Celi -. In una tomba romana è stata trovata una spada veneta antica che è stata de-funzionalizzata ed è stata inserita come corredo all’interno di un grande vaso funerario. Quindi, la spada di un antenato del defunto ci racconta di questo legame che era mantenuto nei confronti dei propri antenati. Spesso troviamo anche nei vasi delle tombe la doppia scrittura, in lingua venetica e in latino”.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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