Col San Martino, la chiesa di San Vigilio candidata a luogo del Fai: una gemma artistica risalente al X secolo

Dolci colline dal morbido profilo, luoghi che permettono un tuffo nel cuore verde del Conegliano Valdobbiadene: è proprio qui che si trova la chiesetta di San Vigilio, a Col San Martino, frazione del comune di Farra di Soligo“.

Sono queste le frasi ad effetto utilizzate per candidare come luogo del cuore Fai (Fondo ambiente italiano) la caratteristica chiesetta degli innamorati di Col San Martino.

Un luogo di culto di grande rilevanza storica che risale al X secolo, anche se la sua architettura attuale è il risultato di due diversi rifacimenti: uno risalente all’inizio del XV secolo ed il secondo alla metà del XVI. La chiesa tra il 1917 e il 1918, durante l’occupazione austro-ungarica, visse il momento più buio: divenne una base militare per lo spionaggio delle truppe italiane, fu “spogliata” dagli arredi e danneggiata gravemente.

Chiesa San Vigilio 2


Oggi conserva tesori artistici di grande pregio
come l’altorilievo in legno di uno scultore della Val Gardena, Stuffer, la tela con Sant’Antonio Abate del pittore Cima di Villa di Villa e la tela con San Giuseppe di Modolo, che ricoprono la parete dell’altare.

Osservando invece la parete laterale ci si imbatte nell’affresco più importante della chiesa: risale al 1400 e rappresenta la Madonna con Gesù benedetti da San Nicola, opera probabilmente di un pittore del Nord, data la tecnica di pittura. La chiesetta riporta alcuni importanti elementi architettonici tipici di edifici absidati cattolici di quell’epoca.

Per raggiungerla si può percorrere un itinerario semplice immerso tra i vigneti: partendo da piazza Fontana, ci si dirige verso via Canal Nuovo. Giunti al capitello, si svolta in via San Vigilio, dove, in un bel prato sempre curato si trova San Vigilio.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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