Lo scorso sabato 30 maggio 2020 è mancato all’età di 76 anni Alain Mességué, uno dei nutrizionisti, naturopati e fitoterapisti più famosi del mondo che dal 1983 ai primi anni Novanta ha gestito Villa Soligo, nota all’epoca come prestigioso centro per la dieta e le cure dimagranti.
Sono gli anni in cui a Villa Soligo venivano a curarsi tanti personaggi famosi come Silvio Berlusconi, Alberto Sordi, Lino Banfi, Maurizio Costanzo, Maria De Filippi, Jerry Calà e molti altri divi dello spettacolo e della televisione.
Un periodo che alcuni ricordano con nostalgia perché grazie all’entusiasmo e all’orgoglio di poter ospitare le tante celebrità italiane, pareva quasi di poter beneficiare di riflesso della loro fama e del loro successo.
Alain era il primogenito di Maurice Mességué, il “rinnovatore” della fitoterapia moderna e nella famiglia Mességué la tradizione delle erbe è secolare.
Alain Mességué ha intrapreso, in quanto primogenito, la via tracciata da suo padre Maurice. Nel 1970, ha terminato gli studi di Terapie Fisiche al Centro ospedaliero universitario di Tolosa e da allora ha coniugato alla conoscenza delle virtù curative delle piante e delle erbe medicinali specialità complementari come la dietetica e le tecniche di naturopatia.
Dalla fine degli anni 70, Alain Mességué ha acquisito una notorietà internazionale, attirando clienti provenienti da varie parti del mondo e pubblicando libri tradotti poi in diverse lingue.
Nel 1982 ha deciso di lasciare la Francia per trasferirsi in Italia, sua seconda patria, dove ha gestito Villa Soligo nella quale era capace di fare dei “miracoli” con le cure dimagranti.
Nel 1994 Alain Mességué si allontana da Soligo e apre un nuovo centro sulla sponda italiana del lago di Lugano.
“Per me è sempre stato un grande lavoratore e un capo attento – ha spiegato Dina Chiaradia, dipendente di Alain Mességué al tempo di Villa Soligo – Da noi venivano personaggi molto famosi per fare la dieta disintossicante e dimagrante o anche per dei trattamenti estetici (idromassaggio, pulizia del viso e molto altro). Era molto bello lavorare lì e avevamo una lista d’attesa molto lunga perché tutti volevano venire a curarsi da lui”.
“A volte qualcuno “scappava” – conclude – per andare a mangiare nei ristoranti vicini come il ristorante Alla Colomba o alla Locanda Da Lino a Solighetto. Alain Mességué allora si arrabbiava perché, in questo modo, venivano vanificate le sue cure dimagranti. Anni così forse non torneranno più: eravamo davvero al centro del mondo”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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