Avventure nelle grotte del Montello, alla scoperta della sorgente carsica del Buoro Vecio a Ciano del Montello

Con questo servizio Qdpnews.it inizia un viaggio che ci porterà ad avvicinarci al mondo che sta sotto di noi, nelle viscere della Terra. Come primo luogo abbiamo voluto scoprire un’area del Montello che, a livello mondiale, rappresenta per gli speleologi uno dei siti più importanti per la sua rete di grotte in conglomerato, piuttosto rare nell’intero Pianeta.

Cominciamo con una grotta “facile”, accompagnati in ogni caso dalla guida esperta e qualificata Enrico Tirindelli.

grotte del montello

Ci troviamo nel “Buoro Vecio”, nella zona di Ciano del Montello. Questa grotta, di poco più di trenta metri di estensione, rappresenta, come dice lo stesso Tirindelli, un luogo davvero particolare: “Si tratta di un sistema carsico, quindi grotte con corso d’acqua sotterraneo, molto importante. Lo possiamo desumere dalla quantità d’acqua che fuoriesce, nonostante non si possa proseguire oltre a una certa soglia, certamente aldilà esiste un ambiente piuttosto rilevante”.

Tra le stalattiti, prevalentemente attive, riusciamo a scorgere anche qualche pipistrello in letargo, nella sua caratteristica posizione a testa in giù, cercando di non disturbarli perché un risveglio innaturale potrebbe essere loro fatale: “Ce ne sono sempre meno – ci dice la guida volpaghese Enrico Tirindelli -, a causa purtroppo delle azioni dell’uomo”.

grotte del montello 2

Il conglomerato del Montello è una roccia collocata in un’epoca geologica chiamata Messiniano, tra 7,246 e 5,332 milioni di anni fa. Il Buoro Vecio è una delle prime grotte del Montello esplorate da Antonio Saccardo, alla fine dell’Ottocento, descrivendo nugoli di pipistrelli che si levavano dalle grotte. Nell’acqua abbiamo anche scorto un gamberetto quasi trasparente, della classe dei Nifargidi, tra le poche altre creature viventi che popolano le grotte, insieme a rari insetti.

L’area a Nord Est del Montello – conclude Tirindelli – ha una percentuale di fenomeni carsici, grotte, valli carsiche e doline che è superiore allo stesso Carso. Alcune hanno un’estensione molto significativa per il tipo di materiale, il Castel Soto Tera si estende per 8 chilometri ed è la terza grotta in conglomerato più grande al mondo”.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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