Abuso di alcool e droghe in crescita tra i giovani. Lo sportello dell’Ulss 2 dedicato alla lotta e prevenzione delle dipendenze

È sempre crescente il numero di giovani che fanno abuso di alcool e droghe fino a diventare dipendenti da queste sostanze che causano gravi problemi psichici e di salute. Per questo motivo risulta fondamentale il centro per le dipendenze giovanili dell’Ulss2 Marca trevigiana, un servizio che come definito dal dirigente psicologo Carlo Cenedese “l’allora Ulss 7 ha voluto dedicare ai ragazzi più giovani che fanno uso di sostante e che soffrono di dipendenza”.

Servizio di Simone Masetto

Quella di Conegliano è una sede distinta e dedicata ai giovani sotto i 24 anni. “Qui possono accedere i ragazzi e le loro famiglie – continua Cenedese – nel momento in cui c’è il sospetto o la certezza che si faccia uso di sostanze psicoattive”.

Il Sert di Conegliano è un luogo dedito al dialogo e all’ascolto senza stigmatizzare il problema delle dipendenze di cui non bisogna avere paura “perché sicuramente è un problema complesso ma quanto più precocemente viene affrontato tanto più velocemente riusciamo a superarla” continua lo psicologo.

Nella struttura coneglianese le persone si possono sentire accolte da professionisti che analizzeranno il problema e valuteranno il modo migliore per risolverlo. Il servizio è ad accesso libero e non è necessaria la ricetta medica ma è sufficiente telefonare e fissare un appuntamento.

“Le sostanze più diffuse sono sicuramente la cannabis e l’alcool – continua lo psicologo – la prima perché è la più diffusa al mondo, mentre la seconda perché siamo anche una zona di produzione”.

La cannabis è una sostanza che ai giorni d’oggi risulta molto pericolosa: “Non è più quella di trenta anni fa – specifica Cenedese – ma oggi ha molto più principio attivo e questo determina molto spesso anche problemi di natura psichiatrica“.

L’appello dello psicologo alle famiglie è quello di contattare immediatamente la struttura per fissare un appuntamento al primo segnale sospetto di uso di queste sostanze. 

“Non è così semplice accorgersi dell’uso di sostanze che creano dipendenza – aggiunge Cenedese – perché i sintomi possono essere molto generici. Ad esempio, è molto conosciuto l’arrossamento degli occhi per l’uso di cannabinoidi, fenomeno che comunque può essere ricondotto ad altre cause. In genere è importante che i familiari approfondiscano con i figli segnali che destano preoccupazione e che non abbiano timore di parlare di queste cose”.

Per quanto riguarda l’alcol, anche questo un problema di dipendenza giovanile, la questione è più complicata “in quanto è legale e di facile reperibilità – continua lo psicologo – inoltre si sta abbassando negli ultimi anni l’iniziazione all’uso di alcool soprattutto tra le ragazze. Più che alla dipendenza assistiamo molto spesso a situazioni di coma etilico”.

Da diversi anni, ormai, l’Ulss 2 Marca Trevigiana è impegnata nella prevenzione delle dipendenze.

“Lavoriamo moltissimo con le scuole di ogni grado – conclude Cenedese – nelle classi parliamo sia di alcool che di droghe. Ci sono degli operatori che escono dal servizio per incontrare genitori e figli per evitare che questi cadano nella trappola della dipendenza”. 

Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it)
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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