L’avvocato Danilo Riponti (nella foto), responsabile della rubrica “Medioevo Veneto” all’interno di Qdpconoscere, il nuovo portale online del Quotidiano del Piave, ha voluto tracciare il percorso dei prossimi approfondimenti che lo vedranno spostarsi in diversi luoghi del Veneto, sconfinando anche dall’area della Provincia di Treviso.
“Dedicherò una serie di incontri di Qdpconoscere – ha spiegato l’avvocato Riponti – ad alcuni temi molto interessanti: la prima tappa, che mi farà piacere andare a scoprire, è legata all’importante famiglia trevigiana dei “da Vidor”. Giovanni da Vidor, in particolare, fu un grande cavaliere che partecipò alla prima crociata e ha lasciato al nostro territorio un’eredità straordinaria: l’abbazia benedettina di “Santa Bona” a Vidor. A pochi chilometri di distanza c’è un altro sito di grandissimo fascino: il santuario dei Santi Vittore e Corona ad Anzù di Feltre”.
“La seconda tappa – prosegue Riponti – tende a chiarire i ruoli e i profili di quelli che erano i due insediamenti fondamentali religiosi nel medioevo: da un lato le abbazie e dall’altro le pievi che erano le grandi chiese battesimali che andavano in qualche misura a fornire un punto di riferimento, non solo religioso, ad un’intera comunità. Per illustrare questi due concetti useremo due splendidi modelli: per le abbazie Santa Maria di Follina e per le pievi la pieve di San Pietro di Feletto”.
“Una terza tappa – conclude il responsabile della rubrica “Medioevo Veneto” di Qdpconoscere – la vorrei dedicare alla famiglia che nel nostro territorio ha esercitato, attraverso i secoli, un ruolo di potere e di cultura assolutamente centrale: i Collalto. I conti principi di Collalto ci hanno lasciato due splendidi elementi architettonici di testimonianza: l’antico castello di Ensedisio I a Collalto e il castello di Rambaldo VIII “Il Magnifico” a San Salvatore di Susegana”.
“Attraverso questi due siti – conclude l’avvocato – andremo ad approfondire quella famiglia. Un quarto tema, che per me è molto importante, è il tema della presenza degli ordini cavallereschi nel nostro territorio. Naturalmente si tratta di temi di approfondimento che andremo a sviluppare con la loro ricchezza ma tutti in prima mano. Avremo sì una grande attenzione alle fonti e a quello che è stato scritto e commentato, ma andremo anche ad osservare in prima persona perché, secondo me, uno degli scopi di Qdpconoscere è proprio quello di trasmettere cultura viva e non cultura polverosa”.
Un ricco programma di incontri e di approfondimenti che si annuncia stimolante e capace di catturare l’attenzione di chi ama e valorizza le radici storiche dell’Alta Marca Trevigiana.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
#Qdpnews.it