Il lanificio Bottoli di Vittorio Veneto inventa una nuova coperta: lana e rame per raddoppiare il potere antibatterico

Le proprietà antibatteriche della lana aggiunte a quelle del rame per la realizzazione di coperte in grado di aumentare la loro forza antibatterica: è questa l’ultima creazione del Lanificio Bottoli di Vittorio Veneto.

La lana utilizzata, che risulta essere totalmente naturale e senza trattamenti chimici dovuti alla tintura, ha già di per sé alcune caratteristiche antibatteriche. Durante la realizzazione delle nuove coperte però viene inserito un filamento di rame: questo particolare permette di aumentare ulteriormente la proprietà antegermica.

Lo storico lanificio, nato nel 1861, ormai uno dei pochi rimasti in tutto il territorio vittoriese, quando è nato ha preso il posto di un’antica caserma: nelle mura che circondano l’edificio è ancora possibile vedere le feritoie usate dai militari per sparare senza essere visti e nel terreno sono presenti i fori utilizzati per le aste delle bandiere.

“Le proprietà del rame di respingere i batteri erano conosciute già nell’antichità – spiega il titolare del lanificio Roberto Bottoli – e proprio per questo, vista la lotta sanitaria di questo periodo, abbiamo deciso di inserire alcuni filamenti di questo materiale nelle nostre coperte”.

Il plaid, realizzato con lana prodotta e lavorata in Italia, risulta essere morbido e caldo: sia al tatto che alla vista è impossibile notare come all’interno ci sia questo metallo. Questo perché il filamento di rame, molto sottile, è stato intrecciato con un filo di cotone.

La vendita di queste coperte sarà affidata a poche farmacie in Veneto e da qualche giorno vengono proposte anche dall’e-commerce dell’azienda: “partiamo da un mercato locale – spiega il titolare – perché vogliamo che siano i veneti a godere per primi di questo nuovo prodotto”.

La produzione di questo plaid è appena iniziata: dopo il periodo di sperimentazione e il periodo natalizio l’azienda aumenterà notevolmente la produzione allargando la disponibilità del prodotto in regione.

Il legame del lanificio con la regione vuole venir sottolineato dal leone di San Marco rappresentato nelle etichette di tutti i loro prodotti: “Siamo fieri di essere veneti – spiega Ettore Bottoli, figlio del titolare – e vogliamo dare un contributo alla gente in questo periodo“.

“La cosa che ci rende maggiormente orgogliosi – conclude – sono i molti stranieri che vengono a vedere le nostre produzioni e che dopo il made in Italy hanno coniato il termine “made in Veneto” per indicare i prodotti realizzati specificamente nelle nostre terre”.

 

(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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