Condividere le lenzuola con le cimici dei letti e come evitarlo: “Attenzione ai viaggiatori”

Erminio Bonsembiante, direttore del Reparto di Igiene e Sanità Pubblica del Distretto di Prevenzione dell’Ulss2

Gli esemplari femmina hanno una forma ovalare di circa nove millimetri, mentre i maschi sono più piccoli, non amano la luce del sole e le temperature troppo elevate, possono lasciare tracce come uova (che sono le più difficili da vedere) oppure piccole macchie e, cosa più importante, possono dormire con noi mentre si nutrono del nostro sangue.

Le cimici dei letti (Cimex lectularius) sono degli artropodi parassiti con cui la nostra specie ha a che fare da circa diecimila anni: recentemente se n’è parlato in abbondanza a causa di alcune proliferazioni in alcune zone d’Europa.

A Parigi, per esempio, le invasioni delle cimici dei letti, dal 2017 a oggi sono arrivate a preoccupare persino il governo: la disinfestazione non è semplice perché i luoghi dove possono nascondersi sono molteplici, in alcuni casi la rimozione di tutti gli esemplari non è immediata nemmeno per una ditta specializzata. Sebbene il caso non sia – almeno, per ora – riconducibile al Veneto o alla Marca Trevigiana in generale, è bene considerare le indicazioni del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss2, specialmente rivolte ai viaggiatori che torneranno a casa da quelle località o, in ogni caso, per tutti coloro che sospettano di averne in camera da letto.

Il dottor Erminio Bonsembiante, direttore del Reparto di Igiene e Sanità Pubblica del Distretto di Prevenzione dell’Ulss2, ci indica quali sono le caratteristiche, le accortezze e i rimedi per contrastare la famelica volontà di queste creature. I primi punti, per il direttore, riguardano tre miti da sfatare: la presenza o meno delle cimici dei letti non sono rapportabili al livello di igiene o di pulizia di un luogo. “Una persona può essere maniaca dell’ordine e della pulizia, ma avere comunque in casa le cimici dei letti, che escono di notte e poi tornano a nascondersi in un luogo buio” assicura. 

È bene ricordare che gli animali domestici non rappresentano un vettore comune di queste cimici, sebbene anch’essi possano venire morsi. È poi rassicurante sapere che non esiste una prova scientifica che dimostri che le cimici dei letti possano trasmettere malattie. La puntura è comunque piuttosto fastidiosa: la “preda” si trova alla mattina con delle chiazze rosse caratterizzate da un punto centrale. 

“No, nella nostra Regione non sono state segnalate criticità. In Francia rappresentano un problema da ormai sette anni, con una recrudescenza nell’ultimo periodo specie per le strutture alberghiere. Hanno sviluppato dei piani per affrontarle, – spiega il dottor Bonsembiante.

Le cimici dei letti ora possono essere un problema per i viaggiatori, coloro che hanno alloggiato in un albergo in cui può esserci stata un’infestazione: sono loro a dover fare attenzione a non portarne a casa alcune, nelle valigie o con i vestiti, perché rapidamente possono diventare moltissime, anche perché il nostro clima è favorevole per loro.

È bene quindi chiedere all’hotel se hanno avuto episodi di questo tipo, anche in passato, lavare ad alta temperatura i vestiti che abbiamo utilizzato in luoghi potenzialmente esposti e, se posso aggiungere questa nota, considero un’ottima abitudine anche quella di cellofanare la valigia durante i viaggi”. 

Direttore, ma come ci si accorge di queste cimici? Perché qualcuno potrebbe confonderle con le zanzare.

“Le zanzare difficilmente riescono a pungere nei luoghi dove invece pungono le cimici dei letti. Bisogna controllare bene sotto le lenzuola: vedere le uova è difficile, specie su tessuti chiari. In genere si notano invece le cimici che abbiamo schiacciato muovendoci nel letto oppure delle  piccole macchioline di sangue che non sono altro che i resti lasciati delle cimici stesse dopo la digestione del nostro sangue”.

E se mai dovessimo subire un’infestazione? 

“In quel caso è importantissimo evitare il fai da te con prodotti chimici. Bisogna rivolgersi a ditte specializzate e debellare il problema quanto prima”. 

Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it)
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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