Denti e problemi di carie in età precoce. La dentista Sarah Brunello: “Prevenzione e pulizia fondamentali anche per i più piccoli”

“Le carie non riconoscono se il dente è da latte o è quello di un adulto”: con queste parole Sarah Brunello, dentista pediatrica, mette in guardia i genitori e sottolinea l’importanza della prevenzione e della pulizia della bocca anche nei più piccoli.

Quella delle carie è una delle patologie più frequenti del cavo orale che possono verificarsi nei più piccoli. La definizione più corretta che descrive la carie è quella di “una malattia infettiva dei denti ad andamento cronico e degenerativo causata dai dei batteri che tutti abbiamo sul nostro corpo, ma che a livello dei denti, trovano nutrimento e nicchie dove annidarsi”.

Il nutrimento dei batteri trova la sua forma concreta nei residui di cibo, in particolare quelli ricchi di zuccheri, molto amati dai batteri i quali quindi, come spiega la dottoressa Brunello, “producono sostanze di scarto molto acide che corrodono il dente”.

Il processo di deterioramento descritto si svolge in maniera direttamente proporzionale al numero di batteri presenti: “Più sostanze di scarto vengono prodotte – continua la dentista – più velocemente il dente si distruggerà”.

La corrosione dei denti avviene dall’esterno verso l’interno: innanzitutto colpisce lo smalto, lo strato più duro e resistente, per poi arrivare alla dentina, che risulta essere più morbida: quest’ultima, come precisa Sarah Brunello, “è la zona del dente che racchiude il nervo e per questo motivo, nel momento in cui la carie arriva in profondità, il dolore diventa generalmente più intenso”.

“Come accennato in precedenza – continua Sarah – i batteri non sanno di che tipo di dente si tratti. È doveroso dire però che il dente da latte ha una struttura più fragile rispetto a quella dei definitivi, quindi le carie diventano grandi più velocemente”.

Il consiglio che la dentista pediatrica rivolge ai neogenitori, per evitare questo problema molto doloroso, è quello di spazzolare i dentini con della garza inumidita ancora prima che questi escano dalle gengive.

“Le gengive, la lingua e le guance del neonato devono essere pulite più volte al giorno – spiega -. Verso il sesto mese, quando sbucheranno i primi incisivi inferiori, allora si potranno utilizzare delle setole: prima su uno spazzolino da dito e poi con manico. Si può usare anche una minuscola quantità di dentifricio con fluoro”.

Secondo la dottoressa Brunello è inoltre fondamentale affiancare la pulizia a un controllo dell’alimentazione dei bambini: “Bisogna evitare gli alimenti con zuccheri aggiunti come ad esempio i tè o i succhi di frutta industriali, e abituare il bambino agli orari dei pasti. Le piccole quantità di cibo durante il giorno fanno molti più danni della singola caramella mangiata in qualche singola occasione”.

Se il dentista pediatrico rileva la presenza di carie nei denti da latte, è importante curarli immediatamente: in questo modo, il bambino non soffrirà il tanto temuto ‘mal di denti’.

“Maggiore è il numero di carie presenti, maggiore è il rischio che si infettino i denti sani – conclude -. Il dente da latte ha la funzione di ‘mantenere’ il posto per il corrispettivo sostituto definitivo, che crescerà dopo qualche anno. La sua perdita precoce può creare noiosi problemi che si potranno risolvere solo con l’apparecchio ortodontico”.

(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it)
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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