La “Pace di Kiev” è a Possagno: Antonio Canova la scolpì in tempo di guerra per un principe russo che amava l’Europa

“La Pace di Kiev è a Possagno, – ha esclamato Vittorio Sgarbi, presidente della Fondazione Canova, in una recente conferenza stampa – venite a vederla qui, voi che potete”. E in effetti la storia di quest’opera magnifica, scolpita dall’illustre Antonio Canova tra il 1811 e il 1815, rappresenta un curioso legame che la storia dell’arte ha tracciato tra il piccolo paese della Valcavasia e l’antica Chiovia, capitale ucraina dove il patrimonio culturale, perlomeno quello mobile, giace al sicuro nei bunker sotterranei.

Mentre il modello in gesso trova spazio nell’Ala Lazzari del Museo Gypsotheca Canova, il modello in marmo bianco, che si trovava al Museo Khanenko di Kiev dal 1953, è stato spostato al sicuro dai bombardamenti.

Quest’opera venne realizzata su commissione di un principe russo, Nikolaj Petrovich Rumjancev (che viene citato anche in “Guerra e pace” di Tolstoj): un uomo affascinato dalla cultura francese che si trovò a dover consigliare lo zar durante l’invasione di Napoleone in Russia. Nonostante la guerra, una volta ricevuta la commessa, Antonio Canova continuò a lavorare sull’opera fino al suo completamento, nel 1815. “La Pace di Kiev” viene a lungo custodita a San Pietroburgo, finché con l’ascesa di Nikita Chruščëv, a quel tempo segretario del Partito Comunista dell’Unione Sovietica, venne valorizzata al Museo Khanenko dell’attuale capitale ucraina.  

“Lo scorso dicembre siamo stati contattati dal museo nazionale di Kiev – racconta la direttrice del Museo Gypsotheca Canova Moira Mascotto, – avevano piacere di organizzare una mostra che ricordasse i duecento anni dalla morte di Antonio Canova. Qualche tempo fa mi sono permessa di chiamare l’acting director Yuliya Vaganova: ci ha risposto rassicurandoci che stanno bene. Il nostro pensiero va allo staff del museo ma anche al patrimonio che custodiscono, tra cui appunto l’opera del nostro illustre concittadino. Questo legame ci deve far riflettere su come l’arte possa essere a servizio dell’umanità”. 

Secondo alcune fonti, il 5 maggio Silvio Berlusconi sarà presente a Possagno su invito di Vittorio Sgarbi in quanto proprietario di Villa Mellerio “Il Gernetto”: in passato furono trafugate dalla sua proprietà, attualmente in restauro, due steli del Canova, che Sgarbi ha chiesto in prestito per una mostra temporanea.

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it)
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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