Bunker, trincee, croci e poi la musica: si compone così il cortometraggio “Attimi eterni”, prodotto dal ventiduenne Daniele Capuzzo, che ha saputo riproporre con una delicatezza inedita il tema della Grande Guerra, riconsegnando agli spettatori il contrasto tra la pace e la battaglia, tra le grida dei morenti e le note di un pianoforte, tra l’acqua e il sangue, tra la vita e un solo, unico, eterno, attimo.
In questi dieci minuti di pellicola, la storia “danza” con il presente: la figura di una ballerina, interpretata da Angela Menon, fa da metafora alla pace che placa la battaglia. Uno studio di regia che vede ampio uso di vedute aeree e di inquadrature strette a ritmo d’azione (e di musica) su due set significativi come le trincee del monte Palon a Possagno e poi sul Piave, capaci di permettere un’ottima immedesimazione nei due personaggi proposti: da una parte un soldato italiano, dall’altra un fante austroungarico.
Tutto è nato da un giovane musicista, Daniele, originario di Crespano e impegnato al Conservatorio di Vicenza, a passeggio sugli itinerari del Grappa: “Ho pensato a quei ragazzi della mia età che in quelle trincee hanno perso la vita – racconta – Volevo comporre per loro una colonna sonora e con la musica ho cercato chi potesse contribuire con le immagini”.
Per la parte della fotografia sono intervenuti infatti José Cruz, di Paderno, e al pilota di droni Julian Rossanese, che hanno fatto delle scelte particolari come quella di differenziare le tonalità nel color grading per le scene dei due personaggi, da toni caldi a toni freddi.
È la colonna sonora, prodotta da Daniele Capuzzo e orchestrata da Jacopo Mazzarolo, la linfa vitale di questa produzione, ma anche la sceneggiatura non è immediata come spesso capita nei videoclip musicali amatoriali: in molti punti, le linee tematiche presenti nel corto si mettono in parallelo e le scene corrispondono l’una con l’altra, come le note in una melodia.
La ricostruzione storica è stata realizzata attraverso dei rievocatori del territorio, che hanno risposto con entusiasmo all’annuncio pubblicato su Facebook che presentava il progetto e le sue ambizioni.
Anche se in genere una produzione di questo tipo richiede un certo budget, per Daniele e la sua squadra il budget è stato zero. In compenso, i ragazzi sono stati impegnati da settembre fino ad aprile per vedere l’opera conclusa.
Anche Rafael Marchese, di Pederobba, si è complimentato con i ragazzi, e ha avuto parte nella promozione dell’iniziativa: “C’è da sperare che le istituzioni prendano in considerazione questi lavori, specialmente vista la candidatura Unesco”.
Daniele Capuzzo, che sta già pensando a un nuovo progetto, questa volta fotografico, svela anche cosa si nasconde dietro al titolo “Attimi eterni”: “Queste battaglie sono durate un anno, – conclude il ventiduenne – Cos’è un anno in una vita? E un attimo in un anno? Per questi ragazzi, invece, quell’attimo, quello in cui sono caduti o quello per cui vengono ricordati, è stato eterno. Noi, invece, quanti attimi sprechiamo?”.
Il cortometraggio è visibile in ogni istante cliccando su questo link: https://youtu.be/YQxSJAy9Lgw
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto: Daniele Capuzzo).
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