Venerdì 22 novembre 2019 la città di Montebelluna ha ospitato Paolo Crepet, famoso psichiatra, sociologo e saggista, per la rassegna “Venerdì in famiglia”.
Il Comune di Montebelluna, in collaborazione con la Fondazione Ispirazione, ha pensato di proporre alla cittadinanza una stagione di incontri rivolti alle famiglie e ai genitori che desiderano approfondire svariate tematiche educative.
Il coordinamento dell’iniziativa è stato affidato all’assessorato alle politiche familiari di Montebelluna per un progetto nel quale si avvicenderanno importanti professionisti per fornire contributi di grande livello, utili per analizzare uno dei “mestieri” più difficili del mondo: quello del genitore.
Il progetto è composto da sei incontri, uno al mese, e va ad affrontare alcune delle problematiche più comuni che si possono incontrate nel tentativo di essere dei buoni genitori, attenti e partecipi della crescita dei figli.
Ad aprire questa stagione, con l’incontro all’aula magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Einaudi” di Montebelluna, è stato proprio Paolo Crepet con il suo intervento dal titolo “Educare i figli al futuro”.
“Non abbiamo portato via il futuro ai nostri figli – ha affermato Paolo Crepet – perché il futuro va sempre inventato ed è difficile “rubarlo”. Dobbiamo sapere che cosa vogliamo da questo nostro mondo, a partire da oggi e nei prossimi anni. Dobbiamo capire se vogliamo distruggere questo pianeta o se vogliamo difenderlo, se vogliamo integrazione o disgregazione: sono visioni molto diverse. A volte mi pare che prevalga l’egoismo e altre volte mi pare vi sia, soprattutto tra i giovani, della speranza”.
“Mi è stato sottoposto da un giornalista – prosegue il famoso psichiatra – il caso di un ragazzino delle scuole medie che, essendo stato bocciato, è stato reintegrato dal tribunale perché, secondo lo stesso, la scuola non aveva fatto abbastanza per aiutarlo. Mi pare molto singolare e strano che la prima vera azione che noi facciamo nei confronti di persone che, probabilmente, non si sono impegnate a dovere, sia quella di aiutarle, tutelarle, dare delle pacche sulle spalle e non di metterle di fronte alle loro responsabilità”.
“L’esperienza degli ultimi anni – conclude Crepet – ha dimostrato che quanto più c’è ingerenza delle famiglie nel lavoro della scuola peggio è. Quindi credo che la famiglia debba fare il suo lavoro ma lasciare che la scuola faccia il proprio mestiere: valutare i ragazzi, promuoverli e dare loro ottimi voti quando se lo meritano e il contrario quando non se lo meritano. Io credo che ognuno debba fare il suo mestiere. Quando i mestieri si mischiano e si sovrappongono e, addirittura, un genitore può arrivare a giudicare il lavoro di un insegnante, questo sia un punto di discesa anche dal punto di vista dell’aiuto ai ragazzi che perdono la fiducia negli insegnanti pensando che siano persone che non sanno fare niente”.
La metafora della “bicicletta e della confezione di cerotti” è l’emblema del consiglio dato da Crepet ai genitori che dovrebbero educare i figli a partire dalle loro cadute e dalle sconfitte, gli unici aspetti che permettono ai giovani di imparare davvero.
Presenti alla serata anche Marzio Favero, sindaco di Montebelluna, Claudio Borgia, assessore all’istruzione e alle politiche familiari del Comune di Montebelluna, e Caterina Biz, presidente della Fondazione Ispirazione.
La prenotazione alle varie serate è obbligatoria e deve essere effettuata accedendo al sito www.eventbrite.it.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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