Il primo affresco di Giovambattista Tiepolo, uno tra i “tesori” della vecchia chiesa di Biadene

 

La chiesa dei Santi Lucia e Vittore, o Chiesa Vecchia di Biadene, a Montebelluna, è lo “scrigno” di grandi tesori artistici e architettonici. Soprattutto, all’interno, nella chiesa fatta edificare dal Doge Alvise Pisani poco distante dalla sua villa, troviamo il primo affresco del grande pittore veneziano del Settecento, Giovambattista Tiepolo.

Presto la chiesetta sarà riaperta al pubblico e l’opera potrà essere visitata, insieme alle tante altre bellezze che si possono ammirare. Il Tiepolo aveva appena 20 anni quando Pisani gli diede l’incarico di realizzare l’affresco della volta che sovrasta l’altare maggiore della chiesa che fece costruire demolendo la preesistente antica cappella.

La prima pietra fu posata il 19 marzo del 1714 e ci vollero cinque anni per completarla. La vecchia chiesa fu poi praticamente abbandonata per la costruzione della nuova chiesa parrocchiale di Biadene.

Come ci racconta Loreno Miotto, responsabile del Comitato Chiesa Vecchia di Biadene, dagli anni ’60 agli anni ’80 è stata utilizzata per vari scopi, da teatro a palestra e persino come centro di raccolta per la carta.

La svolta nel 2004 con la sua riscoperta e l’inizio di importanti restauri, conclusisi poi per esaurimento dei fondi a disposizione. Sono stati tuttavia restaurati anche gli affreschi del Tiepolo e quella nella navata centrale realizzato da Giambattista Canal verso la fine del ’700.

La chiesetta di Biadene era stata sotto l’influenza monastica dell’Abbazia di Sant’Eustachio di Nervesa, come testimonia lo stemma ancora ben visibile in quella che era la sacrestia. Biadene, con l’arrivo dei Pisani, divenne centro molto importante, tanto da disporre di una Pretura (funzionante fino al 1835) e delle carceri. Molto particolare il campanile della chiesetta, del tutto simile a quello di San Marco per la sua forma.

“Ci troviamo forse in uno dei luoghi più suggestivi di Montebelluna e dei territori del Montello – ci spiega Loreno Miotto accompagnandoci all’interno della splendida opera architettonica -. La chiesa vecchia di Biadene è ex parrocchiale, perché una volta la parrocchia si trovava in quella che oggi è la località di Santa Lucia dove troviamo l’omonima chiesetta. A partire da metà del Settecento la chiesa parrocchiale di Biadene diventerà proprio questa che tutti quanti consideriamo un piccolo gioiellino per tante caratteristiche. Per la struttura architettonica e soprattutto anche per la presenza di significative opere d’arte tra cui il primo affresco giovanile di Giovambattista Tiepolo”.

Pietro Sfoggia è l’archivista della parrocchia e cultore della storia locale di Biadene, che ci racconta la storia di questa chiesa e del perché sia stata costruita: “A fine 1500 la Repubblica di Venezia ha requisito tutto il Montello. Ha fatto scendere a valle la popolazione, estirpato tutto ciò che c’era e bruciato tutte le case. Erano rimaste solo la chiesa e la canonica sul Montello.

Qui c’era una piccola cappellina e la popolazione veniva un po’ qui, un po’ in un’altra più sotto perché il Montello era praticamente impraticabile. Quando Isabella Correr sposa il figlio del futuro Doge Alvise Pisani avviene il restauro del palazzo e invece di costruire la cappella gentilizia nella villa han deciso di demolire la cappella esistente e realizzare questa chiesa.

Non abbiamo alcun documento di progettisti, di note spese perché sicuramente ha pagato il Pisani. Biadene al tempo contava circa 700 abitanti, metà soffriva di pellagra, pensare una chiesa così se non era la potenza dei Pisani non sarebbe mai stata fatta.

“Fanno affrescare la nuova costruzione – prosegue Pietro Sfoggia – e il primo affresco è quello di Giambattista Tiepolo, tra il 1716 e il 1717. Tutti pensavano che l’affresco di valore fosse l’altro nella navata centrale perché dalle note spese della parrocchia è scritto ‘Pagato al Canaletto, figurista di Venezia’ per cui si pensava al famoso Antonio Canal, mentre invece è Giambattista. Antonio era morto 30 anni prima. Dell’altro affresco già il Boschieri diceva essere tiepolesco, finché nel 1985 due studiosi d’arte, Mariuz e Pavanello scoprono in America, a Charles Town in West Virginia, in una collezione privata il bozzetto preparatorio di questo affresco. In precedenza c’era stato un malinteso, in quanto Vincenzo Da Canal nel 1932 scriveva che Tiepolo aveva fatto il suo primo lavoro nella chiesa di Santa Maria Assunta nel Trevigiano (A Biadene, per nel Trevigiano, nella chiesa di M. Assunta, alzata dal N. H. Procuratore Pisani, egli fece la prima opera a fresco). Si pensava dunque a una chiesa dell’Assunta, invece è l’affresco a essere dedicato all’Assunta, mentre la chiesa è quella dei Santi Lucia e Vittore”.

 

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts