“L’uomo sogna e l’opera nasce”, nuova vita al sughero: inaugurate due mostre di design e riuso creativo promosse da Amorim Cork Italia

“La sostenibilità è l’unico modo di stare nella vita, anche per le imprese”: ne è convinto Carlos Veloso Dos Santos, patron di Amorim Cork Italia, azienda leader nella produzione di tappi di sughero che sabato 1° ottobre ha aperto le porte della sede di via Martiri delle Foibe a Conegliano per mostrare al pubblico due mostre dedicate al recupero di questo materiale.

La prima è “Suber Second Life”, una linea di design promossa come “una nuova estetica che nasce da una nuova etica”, frutto della collaborazione anche con l’architetto Jari Franceschetto, che fa del concetto di riuso la base di una collezione di oggetti di arredo di gusto e nuova modernità.

A fare da cornice i dipinti di Silvia Canton, con il suo “InDivenire”, una galleria di una nuova tipologia di linguaggio artistico, fatto dall’incontro tra l’arte per eccellenza e il materiale impuro del sughero vergine, commercialmente non utilizzabile.

Canton, nata a Conegliano nel 1974 e ora residente a Castelfranco Veneto, si è diplomata in Scenografia teatrale all’Accademia di Belle Arti di Roma. Successivamente ha avuto diverse esperienze nel mondo del teatro professionale, a Roma e a Venezia, contando collaborazioni di rilievo come quella con il regista Ettore Scola.

Poi, nel 2007, è arrivato l’incontro con la pittura, una passione che l’ha accompagnata nell’organizzazione di mostre tra Napoli, Vienna, Berlino, Parigi, Chicago, Miami e Shanghai, oltre alla sperimentazione artistica del riuso del sughero verso la fine del 2018.

Una doppia inaugurazione, quella di sabato, che è stata anche l’occasione per festeggiare l’ampliamento dell’azienda e sostenere un nuovo concetto di sostenibilità, necessario di fronte ai dati relativi ai tappi di sughero: si stima, infatti, che siano 2,8 miliardi le bottiglie chiuse con i tappi di sughero in Italia, cifra che sale a 13 miliardi nel mondo. L’azienda Amorim Cork Italia, da parte sua, raccoglie 25 milioni di tappi all’anno dopo il loro utilizzo.

“Uno sguardo al futuro e un esempio concreto di quello che l’azienda può fare – è la definizione data al progetto da Gaia Maschio, assessore ai Servizi sociali per il Comune di Conegliano -. La società sta vivendo grandi sfide e un momento di grande difficoltà: auguro il buon esito di quest’iniziativa”.

Iniziativa indicata come una “visione” necessaria al mondo dell’imprenditorialità da una rappresentanza di Assindustria, mentre il Gruppo sostenibilità ha fatto leva sul concetto di una nuova bellezza che passa anche attraverso il riuso, specialmente in un periodo storico, come quello contemporaneo, caratterizzato da un perenne tempo sospeso.

Tutto ciò è il lavoro di una grande squadra – ha affermato Carlos Veloso Dos Santos -. La differenza sta nella voglia di fare qualcosa in maniera diversa. Nel 2011 abbiamo iniziato la raccolta di tappi in sughero fino all’incontro con la produzione di uno sgabello a forma di tappo. Successivamente Luca Sardella ha organizzato un servizio per Striscia La Notizia sul nostro lavoro e il giorno successivo sono stato contattato da un architetto sardo”.

“Questo dimostra che bisogna avere tenacia per credere in un progetto e andare avanti – ha proseguito -. Ogni anno abbiamo sostenuto un artista e stavolta è toccato a Silvia Canton, che ha preso il sughero vergine, poi laminato e utilizzato per creare l’opera. Come diceva Fernando Pessoa, ‘L’uomo sogna e l’opera nasce'”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it)
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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