Valdobbiadene, ricompare la scultura dell’angelo trovato sottoterra 15 anni fa. Possibili legami con la scuola del Canova

Per quanto riguarda la paternità dell’opera la palla passerà agli studiosi ma i fedeli della parrocchia di Santa Maria Assunta a Valdobbiadene sono comunque felici che il loro duomo sia, almeno per il momento, impreziosito da una scultura così bella come quella che, durante la messa dell’Immacolata, è stata presentata alla comunità religiosa che ha accolto la cosa con grande gioia.

La curiosità della notizia, infatti, riguarda il possibile legame della scultura, che raffigura un angelo nell’atto della preghiera, con la scuola del Canova.

Questo angelo – spiega Giovanna Capretta, membro del consiglio per la gestione economica (Cpge) della parrocchia di Valdobbiadene – era stato ritrovato una quindicina di anni fa durante dei lavori di scavo nella zona dietro al duomo, precisamente sotto il campetto parrocchiale, ed era stato riposto provvisoriamente in un magazzino. Recentemente, si è pensato di portarlo in duomo anche se la sua posizione è provvisoria, in attesa di trovargli una sistemazione definitiva”.

“Non abbiamo notizie precise su questa scultura – prosegue Capretta – Sembrerebbe di scuola canoviana ma non ci sono certezze. Potrebbe essere stata parte di un monumento funebre e vorrei ricordare che fino alla fine del 1700 il cimitero era collocato intorno al duomo, in piazza, ed è stato fatto spostare per ragioni igienico sanitarie nel periodo napoleonico. L’ipotesi che sia di scuola canoviana è supportata dal fatto che Antonio Canova fosse amico della famiglia Arrigoni di Valdobbiadene”.

Non sarebbe la prima opera d’arte – aggiunge il membro del Cpge della parrocchia di Valdobbiadene – che arriva a noi per mezzo del grande scultore. Anche l’altare maggiore del duomo sembra sia arrivato per intercessione di Canova. Sembrerebbe fosse parte del grande altare della distrutta Certosa del Montello e un altro altare della Certosa è sulla chiesa di Selva del Montello”.

“Che appartenesse al cimitero – conclude – ce lo fa pensare la presenza dell’urna cineraria. È comunque un’opera di pregevole fattura e, in attesa di scoprire qualcosa sulla sua provenienza ed epoca, almeno ce lo godiamo nella nostra bella chiesa. Ora ho preso contatti con degli esperti per cercare di risalire a qualche notizia in più. L’angelo è stato presentato ai fedeli di Valdobbiadene durante la messa solenne dell’Immacolata”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto per gentile concessione di Giovanna Capretta)
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