Tutti pazzi per il “Villaggio delle zucche di Nonno Andrea”: 50 mila prenotazioni da tutta Italia per visitare i 40 ettari dell’azienda agricola

Cinquantamila prenotazioni, provenienti da tutta Italia, già in nota per i weekend di ottobre; duemila visitatori nei giorni infrasettimanali tra cui tanti bambini e scolaresche; quaranta persone assunte in più per garantire la sicurezza, i parcheggi, il funzionamento dello shop e dell’agrifood, il pronto intervento, l’infopoint, la biglietteria e i servizi di ristorazione che fanno da contorno all’esposizione di oltre 200 mila zucche di tutte le varietà, ornamentali e commestibili.

Sono i numeri che descrivono il successo che sta riscuotendo il “Villaggio delle zucche di Nonno Andrea”, creato dalla famiglia Manzan in un’area di 40 ettari (come sei campi di calcio), la metà dell’azienda agricola che si estende per 80 ettari certificati a coltivazione biologica (curata da 70 dipendenti) nella campagna di Villorba, lungo la strada tra Povegliano e Visnadello.

Paolo Manzan, la moglie Sonia e il figlio Luca dallo scorso sono immersi in questa straordinaria impresa che celebra l’ortaggio autunnale per eccellenza, diventata il faro di un progetto che vuole invitare le famiglie a trascorrere una giornata nella natura e nella scoperta della biodiversità. La prima stagione di apertura del “Villaggio delle zucche di Nonno Andrea”, nell’autunno 2021, ha richiamato 100 mila visitatori accorsi da ogni parte per vedere, e gustare, quante cose si possono creare con la cucurbitacea regina dell’orto.

Colorato di arancione, giallo, verde, bianco e da altre variegate sfumature, il villaggio riserva tante sorprese, una gioia per gli occhi e per il palato: i giochi in legno di una volta, la zucca da record, il Zucco trattore e il Zucco farfalla, il bowling ovviamente a tema, il frutteto delle zucche con le aree picnic per gustare quanto preparato dai cuochi dell’agrifood, lo shop dove acquistare confetture e salse di “Nonno Andrea”, le esibizioni degli artisti circensi, la panchina gigante, la zucca da record, il labirinto mostruoso all’interno del campo di mais e altre attrazioni ancora.

“Da quest’anno ci stiamo dedicando maggiormente alla coltivazione della zucca con 60 tipologie diverse, dalle ornamentali a quelle buone da mangiare utilizzate solo qua”, sottolinea Paolo Manzan, alla guida dell’azienda “Nonno Andrea” fondata nel 2002 insieme alla moglie Sonia, “Oltre alle cinquantamila prenotazioni già in portafoglio quest’anno,  cerchiamo di dare accoglienza anche a chi non ha prenotato, che nel fine settimana arrivano dai 1500 ai duemila ingressi. Oltre a questo, tante persone, visto che non c’è più posto nelle prenotazioni online di sabato e domenica, vengono durante la settimana. Mercoledì abbiamo avuto due mila persone. Una cosa per noi impressionante, per cui stiamo cercando di potenziare i servizi di ristorazione e di far in modo che la gente trovi uno spazio bello e fruibile, organizzando anche giochi per i bambini”.

La famiglia Manzan questa mattina ha invitato degli ospiti speciali, amministratori locali e istituzioni, a scoprire le meraviglie del suo villaggio, che resterà aperto fino al 31 ottobre, per poi volgere l’attenzione sulle produzioni invernali per cui la tenuta agricola è nota, in primis il radicchio rosso trevigiano da gustare anche nell’agriturismo aziendale.

Alla visita hanno partecipato, tra gli altri, i sindaci Francesco Soligo (Villorba), Rino Manzan (Povegliano), Federica Ortolan (Carbonera), Marco Della Pietra (Spresiano) e il vice sindaco di Arcade Alessandra Cendron, Giorgio Polegato presidente di Coldiretti Treviso e Desideria Scilla in rappresentanza di Confagricoltura e don Giovanni Stasi, parroco di Lovadina e Spresiano, che ha impartito la benedizione all’annata 2022 del “Villaggio delle zucche di Nonno Andrea”.

L’attività dell’azienda agricola ha anche un importante risvolto solidale ed inclusivo, grazie alle collaborazioni con Arep Sociale e con la fondazione “Oltre il labirinto onlus”, che si occupa di persone affette da autismo. Sono i ragazzi autistici ad occuparsi dell’etichettatura dei vasetti con la crema di zucca dedicata al villaggio, in vendita nello shop, perciò una parte del ricavato serve a finanziare i progetti della fondazione.

(Fonte: Cristiana Sparvoli © Qdpnews.it)
(Foto : Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts