Renga in saor, panada e uova col tonno: Marinella Fagaraz presenta il “mangiare di magro” sconosciuto a molti

Secondo la religione cristiana il periodo della quaresima dovrebbe essere un tempo di rinunce.

Con il passare degli anni questa usanza si sta lentamente perdendo, ma un tempo erano molte le famiglie che durante il periodo che precedeva la Pasqua “mangiavano di magro”.

Oggi i piatti che caratterizzavano la Quaresima in alcuni ristoranti e trattorie di tutta l’Alta Marca Trevigiana vengo proposti tutto l’anno.

Anche Marinella Fagaraz, cuoca e esperta di ricette antiche, ha preparato il suo menù quaresimale per Qdpnews.it, utilizzando ingredienti semplici, facili da reperire e molto spesso recuperati da avanzi della preparazione di altre ricette.

Renga in saor, la panadela e tonno e uova sono i piatti che propone: “Nonostante un tempo queste ricette risultassero adatte al periodo in cui bisognava mangiare di magro – spiega Marinella – questi piatti sono sostanziosi e soprattutto molto buoni”.

La storia della renga è fortemente legata alla povertà della gente di un tempo – continua Marinella – le famiglie, che molto spesso erano numerose, usavano appendere la renga al soffitto, avvolta in carta oleata per recuperare tutte le parti, e la sera insaporivano la polenta abbrustolita strofinandola sul pesce, riuscendo così a sfamare tutta la famiglia”.

“I pezzi più grossi venivano conservati per le cene più importanti – continua Marinella – è così che nasce la ricetta della renga in saor”.

La realizzazione di questo piatto prevede di far bollire il pesce nel latte in modo da ammorbidirlo, e una volta pronto di servirlo in un piatto ricoprendolo di cipolla tagliata finemente che, che oltre a insaporire i filetti, funge anche da conservante. Questo piatto infatti risulta molto più buono se consumato il giorno seguente alla preparazione soprattutto se accompagnato da polenta morbida.

Il secondo piatto proposto da Marinella è l’uovo con il tonno: questo piatto era molto utilizzato un tempo e si pensa che sia stato l’ispirazione per la realizzazione dei tipici tramezzini veneziani.

“Per preparare questo piatto – spiega la cuoca – basta mettere il tonno in una pentola e lasciarlo insaporire nel fuoco con sale pepe e olio. Nel frattempo cuciniamo le uova per sette minuti e una volta pronte mescoliamo i due ingredienti e li serviamo in un piatto”.

L’ultima ricetta realizzata è la panadea: piatto creato con il pane raffermo, acqua o brodo. A detta di molti questo piatto risulta essere indicato per i bambini malati e per gli anziani oltre che essere il simbolo del digiuno quaresimale.

“Io solitamente la preparo con il pane, l’acqua, uno spicchio d’aglio e dell’alloro – spiega Marinella – mi ricordo che mia nonna lo preparava sempre mettendo il pane raffermo a bollire con tutti gli ingredienti e una volta pronto ci metteva il parmigiano e qualche volta anche un uovo. Era uno dei miei piatti preferiti”.

(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpenws.it © riproduzione riservata).
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