Camminata lungo la Restera del Sile per “fare luce” sul tumore ovarico. Petra De Zanet: “Servono più informazioni per la prevenzione”

Un titolo che è un invito a fare tanto “rumore” sulle patologie oncologiche, perchè più informazioni corrette si hanno e più incisiva è l’opera di prevenzione. Per questo gli organizzatori hanno deciso che la camminata in programma domani, venerdì 20 maggio, abbia come intestazione “Mai più in silenzio. Camminiamo insieme verso l’informazione, le prevenzione e la cura”.

Il punto di raduno è fissato alle ore 15 davanti all’ingresso di Villa Carisi, sede della direzione generale dell’Ulss 2 in via Sant’Ambrogio di Fiera 37 a Treviso. I partecipanti facilmente potranno raggiungere il fiume Sile e incamminarsi  lungo i cinque chilometri del percorso, che si snoderà sul tracciato della Restera e delle alzaie ombreggiate.

La camminata si svolge in occasione della Giornata mondiale sul tumore ovarico, promossa da Acto onlus, la sigla di “Alleanza contro il tumore ovarico” con il patrocinio dell’Ulss 2. A volere questa iniziativa è, in particolare, Petra De Zanet, ex consigliere comunale trevigiana, già impegnata nel sostegno alle campagne contro la violenza di genere, oggi  profondamente coinvolta dalla lotta contro il cancro, che sperimenta sulla propria pelle.

“Nel marzo del 2021 mi è stato diagnosticato un tumore dell’ovaio genetico ereditario (BRCA2), quando era in uno stadio molto avanzato”, racconta Petra, “Una diagnosi così è un fulmine a ciel sereno che ti cambia completamente la vita. Ho affrontato le chemioterapie , tre interventi, un ciclo di trenta radioterapie. La mia vita l’ho divisa tra le mura domestiche e l’amore e la fiducia che mi hanno dato i medici ginecologi e gli oncologi del Ca’ Foncello. Ho toccato con mano e visto cos’è la vera sofferenza. Ma non solo. Sono venuta a conoscenza di molte informazioni sulla mia malattia, cose che non sapevo perché del tumore ovarico nessuno parla”.

Mentre si sottoponeva alle terapie, Petra ha continuato a chiedersi cosa poteva fare per informare altre donne sul tumore ovarico, con il suo noto senso di impegno sociale e pragmatico: “Dentro di me mi sono detta che dovevo fare qualcosa. Così ho cominciato a cercare in internet e ho trovato Acto, l’Alleanza contro il tumore ovarico. Si tratta dell’unica  rete nazionale formata da pazienti oncologiche, ginecologi e oncologi su questa specifica patologia, però in Veneto non è ancora presente. Si sono messi loro in contatto con me, mi hanno chiamato dalla sede di Milano, suggerendomi di rivolgermi al reparto di oncologia e alla ginecologia del Ca’ Foncello, per portate anche qui l’alleanza. Detto fatto. Perciò, tra breve, a Treviso sarà attiva l’Acto Veneto, di cui sarò presidente.

E’ il primo passo del percorso di una nuova realtà regionale, che dialogherà con le istituzioni sanitarie del Veneto e del Friuli Venezia Giulia per aumentare e migliorare nella popolazione la conoscenza su tutti i tumori ginecologici, ma anche le informazioni sulla loro prevenzione e sulla cura”.

“Mai più in silenzio” del 20 maggio è la prima passeggiata che coinvolge le pazienti oncologiche e i loro familiari e amici, i ginecologi, gli oncologi, i caregiver, i sostenitori e altri operatori dell’Ulss 2 Marca Trevigiana per sensibilizzare il territorio. “Vi aspettiamo numerosi, alleati si vince” conclude De Zanet. Per ulteriori informazioni 333-1037397.

(Fonte: Cristiana Sparvoli © Qdpnews.it)
(Foto: per gentile concessione di Petra De Zanet).
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