Quando sul ponte della Priula c’erano i cartelloni pubblicitari e il traffico pesante rendeva più ricco il commercio del paese

L’attraversamento sul fiume Piave a Ponte della Priula è sicuramente uno dei più trafficati della provincia di Treviso. E forse è stato proprio il traffico, insieme all’importanza storica, a rendere famosa quest’opera strategica per la rete stradale del Veneto. Tanto famosa che furono moltissime le cartoline con rappresentato il ponte che sono state spedite in tutta Italia.

In una di queste – di proprietà del collezionista Augusto Gallonetto – si può vedere come ai lati del ponte venissero installati dei cartelli pubblicitari. Dal punto di vista progettuale il ponte è sempre rimasto simile negli anni fino al 21 luglio del 2019 quando, dopo diversi mesi di chiusura, riaprì portando in dote una nuova pista ciclabile e un consolidamento strutturale. Il primo giorno d’estate fu una vera festa per la provincia: per l’apertura arrivarono il presidente della Regione Luca Zaia e l’allora ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli. A fare gli onori di casa fu il sindaco Vincenza Scarpa, ora assessore della giunta Montesel. 

Durante i lavori di ristrutturazione del ponte venne costruito un passaggio secondario che a causa delle piene del Fiume venne più volte distrutto, dividendo in due la Marca.

È proprio in quelle occasioni che la gente si rese conto dell’importanza di questo collegamento. In quei giorni gli abitanti di Ponte della Priula, abituati al traffico della strada statale Pontebbana, erano quasi spaesati dal poco traffico presente in paese.

Ma torniamo alla cartolina, dove spicca la pubblicità del distributore Esso, chiuso nel marzo del 2021 dopo 70 anni di attività, e quella della nota azienda Carpenè, la prima a produrre il Prosecco. Oggi i cartelloni pubblicitari sono stati rimossi per consentire il transito in tranquillità ai camion.

È indubbio che il ponte abbia fatto la fortuna di Ponte della Priula, frazione di Susegana che sorge sulla sponda sinistra del Piave. “Un tempo, quando non c’era l’autostrada – spiega un anziano del paese – tutti i camion passavano di qua. Si fermavano a fare colazione o a pranzare”.

Ebbene sì, il traffico pesante – oggi tanto criticato dagli automobilisti – ha portato ricchezza nella frazione. All’epoca, lungo la Pontebbana, i ristoranti erano sempre pieni all’ora di pranzo e i numerosi bar aprivano alle 2 di notte per servire la colazione agli autotrasportatori.

Poi arrivò l’autostrada e così, come per la Val Lapisina a Vittorio Veneto, la maggior parte del traffico pesante venne dirottato: bar e ristoranti iniziarono a perdere clienti.

Oggi la situazione si è normalizzata e, anche grazie alla nuova rotonda nel centro del paese, il traffico, anche se a volte congestionato, risulta essere ancora un “beneficio” per Ponte della Priula.

Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it)
(Foto: per gentile concessione di Augusto Gallonetto).
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