L’età giusta per la prima visita dal dentista e i consigli di Sarah Brunello: “La salute orale del bambino parte da quella della bocca dei genitori”

Qual è l’età giusta per portare il proprio figlio dal dentista per la prima volta?

A rispondere alla domanda che molti neogenitori si pongono è Sarah Brunello, dentista specializzata nella cura dei denti dei più piccoli: “le linee guida ministeriali indicano come tempistiche per la prima visita dal dentista l’età tra i 18 e i 24 mesi, o almeno entro i tre anni”.

“Anche se sembra molto presto, in realtà i denti da latte a 3 anni sono già quasi tutti presenti nella bocca del bambino e si può già cominciare a diagnosticare la presenza di carie oppure di una malocclusione dentaria”.

La prima visita serve per far conoscere la figura del dentista al bambino, in un momento in cui non ci siano problemi gravi ai denti, quindi non esiste la componente del dolore che sta alla base della “paura del dentista” presente anche negli adulti.

Proprio per questo motivo nella prima visita il dentista pediatrico cercherà di entrare in sintonia con il bambino tramite il gioco: “La nostra poltrona è un piccolo luna-park: si muove, si illumina, fa rumore e può anche spruzzare l’acqua. Gradualmente e in modo creativo, si arrivano a contare i dentini presenti, a valutare la qualità dell’igiene orale a casa e consigliare i comportamenti corretti per la prevenzione delle carie e per permettere la crescita corretta delle arcate dentarie”.

“I denti da latte cominciano a spuntare verso i 6 mesi di età, questo processo di solito è una fase che preoccupa i genitori, perché spesso si accompagna a irrequietezza, nervosismo, salivazione aumentata, perdita di appetito e in alcuni casi anche febbriciattole e sintomi intestinali o respiratori”.

“In questo periodo della sua crescita il bambino tende a mordicchiarsi le manine per trovare sollievo, perché in questo modo aiuta in dente a ‘bucare’ la gengiva, che in questa fase può essere gonfia, arrossata o addirittura bluastra”.

Il consiglio della dentista è quello di pulire spesso le mani del bambino, per evitare che si porti germi in bocca munendosi di molta pazienza e dei giusti alleati: “Esistono in commercio dei massaggia-gengive da far mordicchiare al bimbo in sicurezza e dei gel lenitivi per le gengive. A volte può rendersi necessario la somministrazione di paracetamolo per alleviare i fastidi”.

“In caso di dubbio, anche se il bambino è davvero molto piccolo, un dentista pediatrico o un’igienista dentale con la formazione anche in ambito pediatrico sapranno consigliare i genitori in modo individuale”.

“Una cosa molto importante – conclude Sarah – è che la salute orale del bambino parte dalla salute della bocca dei genitori: se le mamme e i papà sono attenti alla cura del proprio sorriso con l’igiene orale a casa eseguita correttamente e con le visite di controllo periodiche vissute il più possibile con serenità e tranquillità, anche i figli vedranno ridotto drasticamente il rischio di problematiche del cavo orale”.

(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it)
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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