Combai, l’azienda agricola “Crodi” del poeta contadino Diego Stefani compie 120 anni: una storia radicata nel territorio

C’era una volta un paesino a 395 metri di altitudine e una famiglia con un grande amore per il proprio territorio e la sua gente. Era il lontano 15 aprile 1900, il paese Combai di Miane e la protagonista è una famiglia di osti e contadini, la famiglia Stefani, genitrice della rinomata “Ostaria al Contadin”.

Oggi la famiglia Stefani festeggia 120 anni di storia nati da un’idea coraggiosa del fondatore, Davide Stefani, che aprì la prima attività in Valbelluna, principalmente nella zona di Mel, perché adatta al commercio di marroni, insaccati, vino e mele.

L’attività fu chiusa attorno alla metà del ‘900 perché il figlio Pietro aprì con la moglie Elisabetta Cesa l’attuale “Ostaria al contadin” con il nome locanda “Al cacciatore” o per i combaiotti “da Lisa”. Successivamente, l’ostaria è stata “vinta a sorteggio” dal figlio maggiore Davide che, con la moglie Riccardina Buogo, ha dato il via alla terza generazione.

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Dal 1972 alla guida dell’ostaria ci sono Diego Stefani, il “poeta contadino” famoso per le sue poesie in dialetto locale, e la moglie Carla Mattiola. I due sposi decidono di sviluppare ulteriormente l’osteria trasformandola in trattoria con cucina privilegiando l’autoproduzione di sopressa e di altri insaccati, rifornendosi da piccoli produttori a “km zero” prima ancora che questo termine esistesse.

In più di cento anni l’attività della famiglia Stefani si è evoluta tenendo fede alle proprie radici e rimanendo sempre nello stesso luogo in cui è nata, un punto di ritrovo imprescindibile per gli abitanti di Combai. Una tradizione di famiglia oggi curata con passione da Laura Stefani, figlia del poeta contadino, e da Alberto.

Parallelamente alla ristorazione e all’ospitalità, negli anni ’80 la famiglia Stefani decide di rivalutare un’antica varietà autoctona, il Verdiso, e di vinificarla in purezza, contro il parere di molti.

Un’altra sfida più recente è stato produrre un taglio bordolese (Merlot e Cabarnet) denominato “500” perché proveniente da vigneti che si trovano a 500 metri sul livello del mare, una condizione estrema che conferisce caratteristiche uniche a questo vino rosso.

L’azienda oggi possiede quasi 6 ettari di vigneti condotti a biologico, tutti siti a Combai, dove si coltivano le varietà autoctone Verdiso, Perera, Bianchetta e Glera, ma anche i non locali Merlot e Cabernet Franc.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook – Ostaria al Contadin).
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