“Una chiesa più grande per la comunità”: San Donnino e San Michele Arcangelo

CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO – CONZAGO

Lasciata la strada provinciale, si sale verso le dolci colline del comune di Borgo Valbelluna; poche curve e presto si raggiunge l’abitato di Conzago, in una splendida posizione panoramica sulla valle del Piave.

La chiesa campestre di Conzago, intitolata a San Michele Arcangelo, appare da sola, oltre le abitazioni, nel verde, limitata dalla cinta di mura del vecchio cimitero. Un quadro di suggestiva pace che riporta al tempo passato e infonde una spontanea spiritualità.

Si fa inoltre sicuramente notare da chi arriva l’antico campanile a torre, in pietra a vista, decisamente molto possente.

La chiesa di San Michele Arcangelo è citata nei documenti già dalla fine del XV secolo, ma oggi appare nella sua veste successiva al restauro avvenuto nell’Ottocento.

All’interno è conservata una secentesca pala d’altare attribuita a Nicolò de Barpi che raffigura la Madonna in trono con il Bambino in braccio; ai lati Sant’Antonio Abate con i suoi inconfondibili attributi (il Tau, il campanellino, il fuoco) e San Michele Arcangelo, una delle figure più importanti della tradizione cristiana, l’arcangelo per eccellenza, venerato come il capo delle milizie celesti e difensore del popolo di Dio contro il male, rappresentato dal drago sconfitto sotto i suoi piedi.

Fiduciosi della protezione di San Michele Arcangelo nelle difficoltà spirituali e materiali, ritorniamo sul sagrato che nella bella stagione offre lo splendore del Creato.

CHIESA DI SAN DONNINO – CARVE

La chiesa di Carve, in comune di Borgo Valbelluna, è dedicata al martire San Donnino.

Nel 1931 a Carve iniziarono i lavori per la costruzione della nuova chiesa, visto che la più antica, documentata a partire dalla fine del XV secolo, risultava poco capiente per i numerosi parrocchiani.

Ogni attività venne seguita con amore dal parroco, don Lelio Pasquetti e nel novembre del 1937 il vescovo Eugenio Beccegato la benedisse, anche se ancora non totalmente completata. La figura di don Lelio è ancora ben presente nella memoria collettiva dei parrocchiani di Carve per le sue numerose virtù e soprattutto perchè ottenne che la curazia di Carve diventasse parrocchia, di cui fu il primo parroco dal 14 maggio 1932 al 4 aprile del 1951.

La chiesa di San Donnino si presenta in stile neo romanico; è dotata di un alto campanile di oltre quaranta metri, costruito tra il 1912 e il 1916, ben visibile da molte frazioni e dal centro di Mel.

L’interno si presenta in tre navate arricchite da un elegante soffitto ligneo dipinto, con ventitré cassettoni, progettato nel 1949 dall’allora soprintendente Ferdinando Forlati.

Ciò che colpisce il primo sguardo del visitatore che entra nella chiesa di San Donnino è sicuramente la forza e la vivacità dei colori che vengono diffusi e proiettati dalle vetrate istoriate, di sicuro valore artistico.

Le quattro vetrate che si possono ammirare in abside furono progettate dal pittore Aldo Carpi nel 1938 e rappresentano la Gloria dell’Eucarestia e la Sacra Famiglia; le altre dodici nell’aula furono realizzate nel 1966 da Sante Pizzol con le immagini degli Evangelisti e degli Apostoli.

La chiesa di San Donnino conserva anche alcune opere provenienti dalla precedente chiesa di Carve e dalle   due vicine chiese di Samprogno. In controfacciata si trova un trittico appartenente all’antica chiesa con tele del XVII secolo che raffigurano Sant’Antonio Abate, ben distinguibile con i suoi tradizionali attributi e San Donnino, il santo titolare della chiesa. Tra i due santi è collocata una scultura lignea policroma che rappresenta la Madonna con Gesù Bambino.

In abside si possono osservare le opere provenienti dalle chiese della Santissima Trinità e dei Santi Vittore e Corona di Samprogno: la pala con la Madonna del Carmine e i Santi Anna e Antonio da Padova dipinta nel 1686 da Antonio Sasso, le raffigurazioni di San Filippo Neri, di San Girolamo, dell’Arcangelo Gabriele e della Beata Vergine.

Vi è conservata inoltre una tela di Luigi Cima con la Sacra famiglia e i Santi Luigi e Rocco.

Pregevoli opere lignee di Beppino Lorenzet, noto scultore contemporaneo nato proprio a Carve arricchiscono la chiesa di San Donnino. Di questo artista sono: l’altare, l’ambone, la Via Crucis e un sorprendente Cristo della Resurrezione che trasmette l’incontenibile forza della vittoria della vita sulle tenebre della morte.

(Autore: Paola Brunello)
(Foto e video: Simone Masetto)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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