La chiesa di Sant’Antonio Abate: il racconto del Santo Eremita

La chiesa di Bardies può sicuramente essere definita un gioiello di arte sacra. Un unico protagonista per la decorazione ad affresco: Sant’Antonio Abate.

Il santo protettore degli animali domestici era molto venerato in zone la cui semplice economia si basava sull’allevamento di animali da cortile. L’immagine di Sant’Antonio Abate veniva posta a protezione degli animali nelle case o nelle stalle ed era molto frequente nell’iconografia delle tante chiese sparse nel territorio come una caduta di perle.

La chiesa di Bardies ha riservato a Sant’Antonio Abate la totalità dello spazio decorativo. Le pareti affrescate narrano tutta la vita del santo entro riquadri che diventano capitoli di un unico filo narrativo. La Legenda Aurea di Jacopo da Varagine e Le vite dei Santi Padri di Domenico Cavalca hanno suggerito agli artisti cosa affrescare, per raccontare a chi non sa leggere, ma sa osservare. 

Diciotto riquadri da seguire in senso orario partendo dalla parete destra; Antonio decide di seguire la chiamata di Dio e di lasciare ai bisognosi tutti i beni dei suoi ricchi genitori defunti. Padre degli eremiti e del monachesimo occidentale, Sant’Antonio appare poi da solo a pregare, mentre si allontana con al seguito i cammelli, a custodire i suoi maialini nell’orto, a lottare contro i mostri delle tentazioni. Tenace nella fede, lotta contro le eresie; con le sue mani dimostra la verità della doppia natura di Cristo e il mistero della Trinità a un gruppo di sapienti. 

Muore di oltre cent’anni. Eccolo sul letto di morte amorevolmente assistito dai suoi monaci. Una splendida narrazione rinascimentale, opera di tre grandi nomi: i due fratelli Giovanni e Marco Da Mel e Cesare Vecellio che ha completato la narrazione con sei episodi, dopo l’allungamento dell’edificio.

Un ultimo sguardo a Sant’Antonio Abate dalla barba bianca, il bastone a Tau e il campanellino, prima di congedarci da questa splendida chiesa di Bardies, in parrocchia di Lentiai e in comune di Borgo Valbelluna.

(Autore: Paola Brunello)
(Foto e video: Simone Masetto)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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