Paolo Malaguti, finalista del Premio Strega nel 2016, torna in libreria con il romanzo Se l’acqua ride, pubblicato da Einaudi. Afferma lo scrittore e professore asolano d’adozione: “è un romanzo che parla di fiumi e di barche”.
È l’inizio degli anni Sessanta, e nella pianura Padana si passa da un mondo in cui la merce si trasportava navigando, con il ritmo lento e incerto dei fiumi e delle lagune, a un mondo fatto di autostrade, camion, televisioni in bianco e nero. È un romanzo di formazione, che accompagna il protagonista intento ad affrontare le incognite del futuro.
Paolo Malaguti si occupa quotidianamente di crescita e formazione, poiché, oltre che scrittore, è professore di italiano e latino al liceo Brocchi di Bassano del Grappa.
“La pandemia sta influendo molto sul percorso di crescita dei ragazzi, specialmente perché – sostiene – la didattica online accentua le differenze, mentre a scuola si riescono a ridurre le distanze“.
Inoltre, comparirà a breve sugli scaffali delle librerie la quinta ristampa di Sillabario veneto. Viaggio sentimentale tra parole venete. Questo testimonia il grande successo del libro, edito da Santi Quaranta nel 2011.
A questo si affianca, concettualmente, Nuovo Sillabario Veneto. Alla ricerca dei veneti perduti. Sono raccolte di parole venete di cui è raccontata l’etimologia, in modo fresco e talvolta ironico, accompagnata da ricordi e vicende familiari.
L’attenzione per il dialetto veneto, spiega lo scrittore, è dovuta al fatto che, come ogni lingua, il dialetto costituisce un arricchimento e pertanto non va nascosto né dimenticato.
Infatti la lingua ricopre un ruolo fondamentale nei suoi libri, tutti ambientati in Veneto. I passaggi in dialetto, quando sono presenti, sono formulati con attenzione in base alle differenze linguistiche tra diversi periodi storici e zone geografiche.
La lingua è quindi uno dei modi in cui Malaguti racconta il Veneto. Il suo romanzo d’esordio (Sul Grappa dopo la Vittoria) e il romanzo che l’ha portato in finale al Premio Strega (La reliquia di Costantinopoli), sono entrambi romanzi storici che pongono l’accento su un altro aspetto di questa Regione: la sua storia, per l’appunto, le sue tradizioni, le sue risorse.
Ancora, il territorio è raccontato anche dal punto di vista paesaggistico, soprattutto nel “racconto a bassa velocità” del 2018 “Lungo la Pedemontana. In giro lento tra storia, paesaggio veneto e fantasie”.
Percorrendo la nuova autostrada in biciletta, riflette sull’ambiente e sulla cultura che caratterizzano la zona della Pedemontana. Quest’area – già protagonista di altri romanzi, quali I mercanti di stampe proibite e Sul Grappa dopo la vittoria – recentemente è stata candidata Patrimonio Unesco.
“Abbiamo la fortuna di vivere in un tesoro – spiega Malaguti – ma deve essere valorizzato attraverso la consapevolezza di tutti, e non solo in chiave economica”.
(Fonte: Laura Sambruna © Qdpnews.it).
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