La storia di Miliés raccontata nel nuovo libro “Al fagheron” di Luigina Zucchetto: “Un borgo a cui tengo tantissimo”

Ogni luogo ha la sua storia, ogni scorcio un aneddoto, ogni casa una scritta distintiva o una voce custodita dentro di sé, ogni prato, ogni via, ogni appezzamento boschivo il suo nome e il suo perchè, la chiesetta dedicata a Maria Ausiliatrice a vigilare sulla Valpiana, sul monte Doc e su Segusino.

Questo e molto altro è raccontato in chiave romanzata nell’ultimo regalo letterario di Luigina Zucchetto Daberkow, insegnante di tedesco e inglese nelle scuole medie e superiori trevigiane e, poi, madrelingua di italiano per adulti in Baviera, dove risiede da 33 anni.

Luigina frequenta abitualmente il borgo di Miliés, infatti ha prima fatto parte dell’associazione “Amici di Miliés” ed ora è presidente dell’associazione “Borgo Miliés”, coltivando sempre un grande amore per il più antico borgo di Segusino e scrivendo mensilmente articoli per un periodico locale.

Il suo nuovo libro, dal titolo “Al fagheron: una storia romanzata”, ha come protagonista un vecchio faggio che decide di tramandare al figlio Scure la storia del borgo dalle origini alla sua dipartita; per poi affidare il testimone al figlio, il quale prosegue il racconto fino ai giorni nostri, ascoltato dal figlioletto Salve.

“Due anni fa avevo scritto il libretto “Milies: un borgo, una chiesetta”, il cui ricavato è stato interamente devoluto alle chiese della parrocchia di Segusino – racconta Luigina -. Nel nuovo libro parto dalla convinzione, confermata dagli scavi archeologi del 2003, che il borgo di Miliés sia stato fondato dai Paleoveneti durante l’ultima glaciazione, attorno al 10 mila avanti Cristo”.

“La storia raccontata dal fagheron a suo figlio, infatti, parte proprio da questo momento storico e i protagonisti sono i faggi secolari che si trovano lungo il nuovo anello del fagheron, unione di tre sentieri già esistenti, che l’associazione che presiedo avrebbe dovuto inaugurare in questo mese di aprile e che sarà posticipata a quest’estate insieme alla presentazione del libro”.  

Anche in questo caso la diffusione di queste 300 copie ha un unico scopo: promuovere il borgo di Miliés con l’anello del fagheron, il mio paese natale a cui tengo tantissimo e che non mi stanco mai di vivere ogni volta che mi è possibile ritornare in Italia“.

Una donna poliedrica, Luigina, capace di raccontare il suo paese natale come pochi, affinché la memoria orale e la storia degli antichi borghi trevigiani non scompaia.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: per concessione di Luigina Zucchetto Daberkow).
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