Da Col San Martino a Follina: la Henge riqualifica un’area industriale dismessa in piena core zone. E toglie cubatura per restituirla al verde

Giù un vecchio capannone da 13mila metri quadrati coperti da amianto per ridare verde al territorio. Progetto pioneristico nella zona industriale di Follina al confine con Cison di Valmarino. A portarlo avanti è la Henge, azienda di design con sede a Col San Martino.

L’area, acquistata all’asta nel febbraio 2020, si sviluppa su 45mila metri quadrati ai piedi del celebre CastelBrando. L’imprenditore Paolo Tormena ha avviato in queste settimane i primi lavori.

Anziché edificare un nuovo capannone e consumare terreno ancora vergine, Tormena ha deciso di riqualificare un’area dismessa, con una particolare attenzione al verde, ma anche all’accoglienza. Un progetto imprenditoriale che si inserisce anche nel contesto del sito Unesco, essendo questo territorio della “core zone

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Nella parte edificata più recente, circa 7mila metri quadrati risalenti ai primi anni Duemila, trasferirò la parte produttiva della mia azienda – spiega l’imprenditore -, mentre 13mila metri quadrati di capannone risalenti agli anni Settanta saranno prima bonificati dall’amianto, quindi abbattuti per ridare spazio al verde. Verranno qui creati nuovi spazi, per circa 1.300 metri quadrati, per uffici, sale riunioni e ricevimento. Il resto, dunque oltre 11metri quadrati, saranno a verde, uno spazio in cui natura e arte convivranno”.

Sarà inoltre creato un edificio per l’hospitality per i clienti dell’azienda. Il progetto punta ad essere concluso per il 2022 e prevede un investimento di 3 milioni di euro.

Questa zona – sottolinea Tormena – ha delle potenzialità notevoli a livello paesaggistico. E il mio vuole essere un progetto pilota per riqualificare una parte della zona industriale in piena core zone Unesco”.

(Video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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