A tu per tu con il maestro di judo Bruno Carmeni: dalle Olimpiadi alla passione per la scrittura

Per chi ancora non lo conoscesse, Bruno Carmeni rappresenta uno degli esempi più alti di amore e passione per uno sport che diventa anche compagno di vita, condotta etica.

Stiamo parlando del judo che il maestro ha portato a Conegliano dopo averlo vissuto profondamente in Giappone al cospetto dei più titolati e “spirituali” istruttori. Proprio nel paese del Sol Levante, Carmeni si è laureato in lingua giapponese, immergendosi in una totale dedizione alla disciplina.

Una passione che gli ha regalato tantissimi trofei, medaglie, coppe, soddisfazioni. Disciplina che Carmeni insegna da decenni al Dojo Conegliano, in zona piscine, con la collaborazione della moglie Aida Guemati, altro nome importante nel panorama nazionale.

In questa palestra hanno “preso” le cinture centinaia di ragazzi e ragazze. La storia di Bruno ci porta a dire anche della sua, mai sopita, voglia di scrivere e editare volumi che insegnano il judo e contribuiscono alla divulgazione dei suoi valori.

Una letteratura che si avvicina alla cinquantina di volumi, più o meno tascabili, e di cui alcuni tradotti anche in “braille” e consultabili presso la biblioteca “Regina Margherita” per ciechi di Monza e anche presso l’Istituto non vedenti di Udine e Treviso.

E poi un percorso che sale fino alla cintura rossa… il massimo. Nel mondo ce ne sono una trentina, in Italia solo due e una è quella di Bruno.

Poi, se voleste spulciare anche tra i membri del comitato Paralimpico Mondiale, il suo nome lo si può ritrovare anche lì, nella categoria dei giochi paralimpici per atleti ipovedenti o non vedenti, ma fino al 2008 e dopo le Olimpiadi svoltesi in Cina perchè, poi, il maestro ha sposato la filosofia del “largo ai giovani” dopo un ventennio di partecipazione all’attività paralimpica.

Per concludere, una frase di Socrate che il maestro fa propria per definire la filosofia del judo: “Noi riteniamo che il fondamento dell’educazione consista in una formazione equilibrata, la quale, usando come strumento il gioco, conduca l’adolescente all’amore di quelle abilità tecniche di cui, fattosi adulto, dovrà avere piena padronanza“.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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